Trovato morto l’orso M62, Oipa: “subito accesso agli atti”. Depositato il ricorso al Tar per JJ4

L’Oipa vuole conoscere le cause della morte dell'orso M62, un esemplare giovane, di soli quattro anni e nel pieno della sua vitalità
MeteoWeb

Trovato morto l’orso M62, fratello di M57, catturato ad Andalo nel 2020, e di F43, morta lo scorso settembre per una per una dose errata di anestetico iniettatogli durante le fasi di cattura. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) invierà nei prossimi giorni una richiesta di accesso agli atti alla Provincia autonoma di Trento e all’Istituto zooprofilattico delle Venezie cui è stato consegnato il corpo per gli esami di rito.

L’Oipa vuole conoscere le cause della morte di un esemplare giovane, di soli quattro anni e nel pieno della sua vitalità. M62 era stato bollato come “problematico” al pari di JJ4, ritenuta responsabile della morte del runner Andrea Papi, ed MJ5, ritenuto colpevole dell’attacco ai danni di un escursionista nella Val di Rabbi. Come loro – riferisce una nota di Oipa – M62 era nel mirino di Maurizio Fugatti solo in quanto considerato “confidente”. Quest’ultimo l’8 aprile scorso dichiarava in una nota stampa di voler procedere alla rimozione anche del povero plantigrado trovato morto oggi.

Intanto venerdì sera è stato depositato al Tar di Trento il ricorso congiunto di Enpa, Leidaa e Oipa contro il decreto di abbattimento di JJ4 emanato dal Presidente trentino il 27 aprile.

Quanto alla manifestazione di oggi davanti all’abitazione di Fugatti, Oipa Trento fa sapere che non parteciperà ritenendo che sit-in, proteste e dimostrazioni di dissenso nei confronti della gestione della fauna selvatica condotta dal Presidente e dalla sua Giunta vadano organizzate davanti alle opportune sedi, non mescolando la vita privata a quella politica dei rappresentanti istituzionali.

Orso M62, On. Brambilla: “se atto di bracconaggio, Fugatti moralmente responsabile”

I boschi sono pieni di insidie, anche per gli orsi. L’esame necroscopico chiarirà di che cosa è morto M62, un maschio giovane, di circa 4-5 anni, incluso nell’elenco dei “condannati a morte” dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti solo perché “confidente”: non  aveva mai aggredito nessuno. Di certo, se la mano e l’intenzione dell’uomo avessero qualcosa a che fare con questa morte, cioè se fossimo davanti ad un atto di bracconaggio, sapremmo bene come inquadrare l’avvenimento: nel clima di paura e di odio creato e alimentato da Fugatti. Il Presidente della Provincia ne porterebbe la responsabilità morale. Quanto agli eventuali esecutori materiali, agiremmo in ogni sede perché non restino impuniti”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente .

Condividi