“Siamo pronti a collaborare ad un adeguamento del progetto per evitare il problema dei venti e delle accelerazioni legate al suolo, tenendo presente che il Ponte potrebbe essere un giorno area epicentrale di un terremoto, ma gli ingegneri dovrebbero essere in grado di costruire un’opera capace di resistere, anche perché i ponti più sono lunghi più oscillano con frequenze più basse rispetto ai terremoti“. Lo ha dichiarato Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, oggi davanti alla Commissione Ambiente della Camera e alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti, in merito alle discussioni sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto.