Il 64 per cento dell’area asiatica adatta agli elefanti, pari a circa 3,3 milioni di chilometri quadrati, e’ andato perduto sin dal 1700, a causa di fattori legati alle attivita’ antropiche. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati di Trunks and Leaves Inc., la principale organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla conservazione degli elefanti asiatici selvatici e dei loro habitat.
Il team, guidato da Shermin de Silva, ha esaminato il cambiamento nella diffusione e frammentazione degli ecosistemi di elefanti asiatici in 13 paesi tra gli anni 850 e 2015 e hanno calcolato il cambiamento di habitat adatto agli animali dal 1700 al 2015. Gli elefanti asiatici, spiegano gli autori, scientificamente noti come Elephas maximus, vivono in una vasta gamma di habitat tra cui praterie e foreste pluviali, ma una serie di attivita’ antropiche potrebbero aver compromesso la disponibilita’ di terreni adatti a questa specie.
Perdita dell’ habitat
I ricercatori sostengono infatti che dopo secoli di relativa stabilita’, la perdita di habitat riscontrata sembra coincidere con il cambiamento dell’uso del suolo e l’intensificazione agricola nell’Asia meridionale. Gli studiosi hanno confrontato un’area entro 100 chilometri dall’attuale areale occupato dagli elefanti. Nel 1700, riportano gli studiosi, la totalita’ della zona poteva essere considerata idonea, mentre nel 2015 solo il 48,6 per cento del territorio valutato era adatto alla sopravvivenza degli animali.
I risultati, commentano gli esperti, suggeriscono che la Cina continentale, l’India, il Bangladesh, la Tailandia, il Vietnam e Sumatra abbiano perso ciascuno piu’ della meta’ dell’habitat idoneo agli elefanti asiatici. Cina e India sarebbero i due paesi con i cali piu’ significativi, rispettivamente pari al 94 e all’86 per cento del totale utile nel 1700. Al contrario, secondo le stime del gruppo di ricerca, la terra del Borneo potrebbe aver guadagnato delle porzioni di zone adatte alla sopravvivenza degli elefanti.
Questi dati, commentano gli studiosi, suggeriscono che la diminuzione dell’habitat potrebbe provocare potenziali conflitti tra animali ed esseri umani. Per questa ragione, concludono gli scienziati, sara’ fondamentale considerare la storia del paesaggio per comprendere la distribuzione degli elefanti in Asia e favorire strategie di utilizzo e conservazione del territorio piu’ sostenibili per soddisfare le esigenze degli animali e quelle delle popolazioni umane che abitano nella zona.