Siccità, Lollobrigida: “da 20 anni nessuna strategia, il governo lavora per risposte concrete”

Lollobrigida sulla siccità: “il governo ha iniziato a lavorare nel breve periodo, il decreto interviene su diversi fattori”
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Il problema della siccitàviene un po’ confuso con le emergenze come terremoti o eruzioni vulcaniche, che non si possono prevedere. Sono 20 anni che esistono eventi siccitosi ai quali si doveva dare un riscontro strategico e invece non c’è stato nessun atteggiamento di questa natura”. Lo ha detto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine di un evento organizzato da Coldiretti a Bologna. “Oggi per fortuna abbiamo iniziato a lavorare nel breve periodo – spiega il Ministro – andando incontro all’epifenomeno dell’emergenza di quest’anno e abbiamo lavorato ad un decreto che interviene su diversi fattori. Abbiamo lavorato sugli invasi: gli agricoltori potranno dotarsi di invasi di 50mila litri per ettaro”.

Sull’utilizzo delle acque reflue, sottolinea Lollobrigida, “in Emilia Romagna è stata avviata una sperimentazione ormai da anni che permetterebbe di metterci in linea con altre nazioni che le utilizzano in maniera eccezionale, a partire da Israele che usa il 77% dell’acqua”. Risultato che potrebbe raggiungere “anche l’Emilia Romagna. Con il Ministero delle Infrastrutture e i colleghi sottosegretario Galeazzo Bignami e Ministro Matteo Salvini stiamo esaminando le criticità che sussistono”. Per Lollobrigida, “noi abbiamo una dispersione idrica del 40% su media nazionale e del 50% in alcune regioni e abbiamo una capacità della captazione dell’acqua che non supera l’11%. Solo riuscendo a ripulire le 500 e più dighe che ci sono in Italia, cosa possibile grazie al nostro decreto, potremo avere una captazione dell’acqua il 30% superiore. I miracoli li sapeva fare solo nostro Signore – conclude Lollobrigida – noi siamo certi di non poter essere all’altezza, ma di certo stiamo cercando di dare risposte nel più breve tempo possibile”.

Siccità, La Salandra (FdI): “questo governo è stato il primo ad intervenire”

Sulla stessa linea anche il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra. “A chi ha governato in passato e percorre i letti dei fiumi alla ricerca di pietre, andrebbe ricordato che la profonda sofferenza idrica del nostro Paese è un dato evidente da tempo e che, finora, gli investimenti svolti nel settore idrico sono stati meno della metà rispetto al resto d’Europa. Ad affrontare per la prima volta il problema in maniera strutturale è stato il governo Meloni, che ha meritoriamente adottato un decreto legge per la prevenzione e il contrasto della siccità. Noi di Fratelli d’Italia non siamo a favore di un ambientalismo conformista e ‘infantile’, sul modello svedese, ma proponiamo una modalità concreta di risolvere i problemi e concepire l’ambiente come un atto di civiltà”, ha dichiarato La Salandra.

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