Sonda Juice, problemi nel dispiegamento del radar italiano

Piccolo imprevisto per la sonda europea Juice lanciata lo scorso 14 aprile, che non ha ancora completato il suo dispiegamento come previsto
MeteoWeb

Piccolo imprevisto per la sonda europea Juice lanciata lo scorso 14 aprile verso le lune di Giove: l’antenna da 16 metri del radar italiano Rime (Radar for Icy Moon Exploration), progettato per indagare sotto la superficie delle lune ghiacciate, non ha ancora completato il suo dispiegamento come previsto. Al momento risulta bloccata a circa un terzo della sua lunghezza totale, probabilmente a causa di un piccolo perno che ne impedisce il rilascio dalla staffa di montaggio. Lo rende noto l’Agenzia spaziale europea (Esa), che sta già studiando diverse soluzioni per risolvere il problema.

“I prossimi passi per dispiegare completamente l’antenna includono un’accensione del motore, per scuotere un po’ la sonda, seguita da una serie di rotazioni che gireranno Juice, riscaldando la montatura e il radar, che sono attualmente in ombra al freddo”, scrive l’Esa sul suo sito. “Per il resto Juice si sta comportando in modo eccellente”, sottolineano gli esperti dell’Esa, ricordando che rimangono ancora due mesi per completare la messa in funzione della sonda. “C’è molto tempo perché i team vadano a fondo sul problema del dispiegamento di Rime”.

Il radar è uno dei quattro strumenti italiani a bordo della missione ed è composto da varie unità: la parte digitale è stata realizzata in Italia da Thales Alenia Space sotto la guida dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Italiani sono anche i Principal Investigator del radar: Lorenzo Bruzzone dell’Università di Trento, che ha la responsabilità scientifica, e Francesca Bovolo della Fondazione Bruno Kessler, responsabile della parte strumentale. I dati scientifici che Rime raccoglierà saranno condivisi anche con il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.

Condividi