Una sonda contro la siccità sfruttando i raggi cosmici

Ideata contro la siccità una piccola sonda senza fili sul terreno che misura l'acqua nel suolo fino a 50 centimetri di profondità, sfruttando i raggi cosmici
MeteoWeb

Dalla startup Finapp, spinoff del Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova, arriva un’arma in più per combattere la siccità. Utilizzando la tecnologia CRNS (Cosmic Ray Neutron Sensing), una piccola sonda senza fili sul terreno misura l’acqua nel suolo fino a 50 centimetri di profondità, sfruttando i raggi cosmici. Finapp ha messo a frutto le conoscenze scientifiche applicandole all’ambito agricolo, con l’obiettivo di aiutare gli agricoltori nell’uso consapevole dell’acqua.

Il sistema impiega i raggi cosmici che raggiungono continuamente la superficie terrestre: dalla loro interazione con le molecole d’acqua presenti nel suolo, nelle piante, nella neve si forma una “nebbia” di neutroni sospesi che vengono contati con un’innovativa tecnologia in grado di superare i limiti dei metodi attuali, così come le valutazioni satellitari o tramite droni e termocamere. La sonda, 4kg per 35x25x15cm, è in grado di fornire valori di umidità del suolo validati in tempo reale ed è totalmente autonoma dal punto di vista energetico grazie al suo mini pannello solare; installata a 2 metri sopra il suolo, non richiede alcuna manutenzione.

Si tratta di un alleato perfetto in ‘gricoltura perché permette di irrigare solo quando serve. I dati misurati vengono trasmessi al cloud Finapp, dove sono sempre disponibili e accessibili anche in remoto, oppure trasmessi ad altri cloud scaricabili con interfaccia digitale.

L’idea originale di utilizzare un rivelatore nucleare per stimare il contenuto d’acqua risale all’autunno 2016, diventando da allora prima un progetto, poi un prototipo e infine un’azienda che rappresenta il concetto di trasferimento tecnologico dall’Università all’Industria.

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