La Svezia fa da apripista: sarà il primo Paese libero dal fumo con alternative al tabacco

Negli ultimi 20 anni, gli svedesi hanno adottato sistematicamente e progressivamente misure di controllo del divieto di fumo
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Nonostante i rischi del tabacco per la salute siano ampiamente noti, nel mondo ci sono ancora più di un miliardo di fumatori. Questo dato dimostra che le misure di controllo governative sono ancora in ritardo nel raggiungere l’auspicata società libera dal tabacco.

Secondo la Rete europea per la prevenzione del fumo e del tabacco (ENSP) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un Paese sarebbe ufficialmente libero dal fumo se meno del 5% della popolazione adulta fuma tabacco. Un’impresa che, per ora, dovrebbe essere raggiunta solo in Svezia. Un traguardo storico per il Paese scandinavo che anticipa di 17 anni la data fissata dall’Unione Europea: il 2040.

Svezia, una storia di successo in anticipo rispetto agli altri Paesi europei

Negli ultimi 20 anni, gli svedesi hanno adottato sistematicamente e progressivamente misure di controllo del divieto di fumo. Grazie all’uso di alternative alle sigarette tradizionali, come lo snus, le bustine di nicotina per via orale o le sigarette elettroniche, sono riusciti a ridurre il rischio potenziale di danni per i cittadini e queste alternative sono la chiave del successo degli ambienti senza fumo in Svezia.

Inoltre, secondo l’Istituto per gli Studi sul Tabacco, queste misure hanno diminuito i tassi di mortalità da fumo, salvando più di 3,5 milioni di vite nell’Unione Europea solo nel prossimo decennio.

Un altro esempio di successo nel Paese scandinavo è stato il rifiuto della proposta di vietare le sigarette elettroniche aromatizzate da parte del Parlamento svedese lo scorso giugno. Il rifiuto è dovuto al fatto che, se il divieto fosse stato applicato, quasi la metà dei consumatori di vape avrebbe trovato un modo per procurarsi illecitamente il proprio aroma preferito o sarebbe tornata a fumare tabacco tradizionale.

Verso un Paese libero dal fumo, un lavoro ancora in corso in Italia

I dati recenti dei tre Paesi dell’UE più popolosi, Germania, Francia e Italia, mostrano una prevalenza di fumo rispettivamente del 23,8%, 25,5% e 24,2%. Questo nonostante l’adozione di misure di controllo del tabacco a livello dell’UE e una spinta concertata per la salute pubblica per sconfiggere il fumo.

Non solo la Svezia è sul punto di raggiungere una società senza fumo, ma ha già coltivato un’intera generazione “smokefree”. Con un livello di fumatori di solo il 3% tra i giovani di età compresa tra 16 e 29 anni, la Svezia vanta il livello più basso di giovani fumatori in Europa. Ciò contrasta con la Germania e l’Italia, che hanno in atto misure simili per il controllo del tabacco, ma hanno un tasso di fumo giovanile rispettivamente del 21,6% e del 20%. La media UE è del 18%, circa sei volte quella della Svezia.

“Queste misure rappresentano una grande opportunità per il resto dei Paesi europei, compresa l’Italia, in quanto dimostrano metodi efficaci per sradicare il consumo di tabacco e raggiungere un’Europa libera dal tabacco entro il 2040. Inoltre, noi di RELX International ci assicuriamo che solo i fumatori adulti abbiano accesso alle sigarette elettroniche attraverso il nostro Guardian Program e che solo i dispositivi che garantiscono qualità e sicurezza per l’utente raggiungano il mercato, contribuendo così a prevenire il commercio illecito dei nostri prodotti”, afferma Chris Aikens, Direttore degli Affari Esterni per l’Europa di RELX International.

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