“Sui cambiamenti climatici si gioca una partita importantissima, una questione che impatta fortemente, tra l’altro, anche sui flussi migratori. Allora non vorrei che un bel giorno, tra 15 anni, ci accorgessimo di movimenti di persone assai maggiori rispetto a quelli attuali, che già sono importanti, perché intere parti del nostro pianeta diventeranno invivibili. La questione dei cambiamenti climatici non è salviamo la Terra, ma salviamo l’Uomo”. Così il presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro in una intervista all’Adnkronos presso il Palazzo dell’Informazione a Roma.
“Ci sono state tante variazioni nel corso della storia – continua Valastro – ma la Terra è sempre rimasta, il vero problema è: l’uomo si può adattare? Oppure, si riuscirà ad adattare in tutte le parti del globo? Ecco, leggere i dati sui cambiamenti climatici o su altri aspetti è la sfida più importante che ha oggi la Croce Rossa Italiana per permettere all’intera struttura di dotarsi di adeguati strumenti, formare il personale volontario e non trovarsi soprattutto impreparati”.
“La Croce Rossa Italiana – spiega – deve quindi avere una visione di quello che potrà accadere nei prossimi 10-20 anni” sviluppando “competenza riguardo ai dati che ci arrivano” per fronteggiare così “tutta una serie di future vulnerabilità già evidenti”.