Vinitaly, orgoglio italiano: “puntiamo sulla nostra terra mentre altri propongono farine di insetti e carne sintetica”

Vinitaly, occasione per celebrare l'orgoglio dell'eccellenza agroalimentare italiana
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Taglio del nastro per l’inaugurazione oggi a Veronafiere del 55° Vinitaly, da oggi al 5 aprile con oltre 10mila appuntamenti fissati per i 4mila espositori presenti. Dopo una fitta pioggia è tornato il sereno sui 18 padiglioni espositivi, tutti interamente occupati. Sul palco, oltre ai ministri Francesco Lollobrigida e Gennaro Sangiuliano e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Camera Lorenzo Fontana che ha sottolineato come il vino sia “un elemento di cultura e orgoglio. E Verona, proprio grazie alla Fiera internazionale del vino, dimostra le proprie potenzialità“. Fontana ha inoltre ringraziato i lavoratori, a partire dai più giovani, che contribuiscono al successo del Vinitaly. Al debutto il presidente di Veronafiere Federico Bricolo in una fiera, ha sottolineato, “sempre più in chiave business e un marchio, Vinitaly, veramente planetario“. Da Bricolo un appello alle istituzioni e in particolare al “governo di coalizione che avrà il tempo di fare: la promozione del vino finora ha sofferto di frammentazione, ma se ci fosse maggiore coordinamento potrebbe dare migliori risultati“. Una prima anche per il sindaco di Verona Damiano Tommasi “orgoglioso della responsabilità di offrire una esperienza scaligera al pari della qualità delle cantine qui in mostra“. Una “primavera sentita con le vigne che hanno messo le prime gemme” ha evidenziato il presidente della Provincia di Verona Fabio Massimo Pasini testimoniando la voglia di ripartenza e l’impegno quotidiano dei sindaci di territorio a favore di una filiera che qui crea importante economia.

I babilonesi disegnavano la parte del mondo che loro conoscevano e al centro ci mettevano Babilonia. Il salone del vino è come Babilonia, qui vengono tutti, non si può non passare per il Vinitaly“. Con questa battuta il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato con i cronisti la massiccia presenza di esponenti del Governo prevista nei quattro giorni della kermesse veronese, oggi al via. Parlando invece degli attacchi e delle conseguenze che potrebbero esserci dalle nuove normative Ue sul vino, Zaia – ricordando che solo il Veneto, con 12 milioni 500 mila ettolitri di produzione rappresenta il 36% dell’export nazionale, 2,8 miliardi di euro – ha sottolineato che “questa è una aggressione che penalizza il nostro Paese dal punto di vista economico; dall’altro lato, è anche una battaglia identitaria, che noi dobbiamo condurre fino in fondo. Si inizia con l’etichetta del vino, che è un modo per togliere identità ai territori – ha spiegato Zaiasi passa alla carne sintetica e poi ovviamente verranno messi a repentaglio i 4.500 prodotti tipici italiani, tra i quali 350 prodotti tipici veneti“.

Un ‘bicier’ del buono fa solo bene alla faccia degli invidiosi che si inventano etichette strane. Ci sono tantissimi giovani in gioco che hanno recuperato il podere del nonno, alla faccia del reddito di cittadinanza. Viva i giovani che scommettono su lavoro, fatica e terra. Lo dico in un momento in cui tira un’aria strana tra farine di insetti, carne sintetica e formaggi strani“. Lo ha detto il vicepremier Salvini in occasione dell’inaugurazione del padiglione Veneto al Vinitaly.

La consapevolezza della grandezza del nostro patrimonio culturale, che non è la grandeur, è la consapevolezza del contributo che noi siamo in grado di dare a tutti. Adesso dobbiamo lavorare per proiettare questo nuovo, positivo, immaginario italiano nel mondo“. Lo ha detto il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, a margine dell’inaugurazione del Vinitaly a Verona. Assieme al ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, Sangiuliano è presente al salone anche per l’inaugurazione della mostra ‘Bacco Divino’, con i quadri di Caravaggio e Guido Reni appartenenti alle Gallerie degli Uffizi, che saranno esposti durante le quattro giornate del salone nello spazio “Italia – Spazio espositivo” nel padiglione del Maaf , il nuovo padiglione del Masaf.

Difendiamo la cultura, il lavoro, la storia, la tradizione, il benessere, la qualità e proviamo a farlo anche a Vinitaly. Ringrazio Veronafiere per la disponibilità e per migliorare la presenza del nostro governo in questo sistema fieristico. Verona è un’eccellenza e la regione Veneto corre più di altre ma dobbiamo cercare di allineare tutto il sistema Italia perché non c’è niente di più forte del marchio Italia”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida al convegno inaugurale di Vinitaly.

In questa grandiosa manifestazione che è il Vinitaly riflettevo su quanto sia importante, per noi, il vino anche a livello culturale, di identità e di tradizione. Non sfuggirà a molti che oggi è la domenica delle Palme, la settimana più importante per la cristianità: il vino è anche un elemento sacro nella nostra cultura, di identità, di tradizione e di orgoglio“. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, intervenendo alla inaugurazione della 55ª edizione del Vinitaly a Verona. “Spesso – ha aggiunto – quando parlo con persone che provengono da altre parti del mondo, parlo con orgoglio dei nostri vini. Poi quest’anno qui c’è anche l’arte – la mostra “Bacco Divino” presso il padiglione del Masaf – in questi giorni. L’arte, il vino. Il fatto che questo accada nella mia città, Verona, mi rende particolarmente orgoglioso, una città che proprio nel Vinitaly e nella fiera dimostra le sue infinite potenzialità“.

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