Dall’AIFA via libera alla rimborsabilità dei farmaci per la profilassi HIV

AIFA sulla rimborsabilità dei farmaci per la profilassi HIV: "si tratta di uno strumento aggiuntivo di prevenzione per le persone HIV-negative"
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Con una delibera del CdA del 26 aprile scorso, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha dato il via libera alla rimborsabilità della Profilassi pre-esposizione (PrEP) contro l’HIV in adulti e adolescenti ad alto rischio. “Si tratta di uno strumento aggiuntivo di prevenzione per le persone HIV-negative che abbiano comportamenti sessuali a rischio elevato ed è una misura di notevole impatto sulla sanità pubblica“, spiega AIFA in una nota. L’Agenzia ha, quindi, accolto la proposta avanzata dalla Sezione per la lotta contro l’AIDS del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute, condividendone l’impostazione generale, i criteri di selezione dei pazienti e la strategia di presa in carico globale.

La pillola pre-contagio aveva avuto il via libera della Commissione Prezzi e rimborsi di AIFA, che era seguito al precedente via libera della Commissione tecnico-scientifica. La Prep è già da tempo utilizzata in Italia e può essere prescritta da specialisti in malattie infettive, ma le spese sono a carico dei pazienti, che in alcuni casi si appoggiano ad associazioni per ottenerla. Ora viene inserita tra i farmaci di fascia A, ovvero a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ma il provvedimento entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ovvero a breve ma in data ancora da definire.

Lo specialista infettivologo – spiega AIFA in una nota – può prescrivere la terapia, subordinandola alla compilazione di una scheda di prescrizione che contiene i criteri di inclusione al trattamento e le principali caratteristiche del programma di presa in carico e monitoraggio. La distribuzione avviene unicamente da parte delle farmacie ospedaliere”.

Approvata nel 2016 dall’Agenzia Europea del Farmaco, la Prep consiste nell’assunzione di compresse, prima e dopo l’esposizione al rischio di contrarre il virus. Non è raccomandata a tutti, ma consigliata ad esempio a coloro che hanno una relazione sessuale con un partner che ha l’HIV, a chi ha incontri sessuali casuali e non usa il preservativo o a chi condivide siringhe per iniettare droghe. I farmaci antiretrovirali contenuti, infatti, impediscono che il virus si riproduca nel corpo, evitando così di contrarre l’infezione.

 

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