Continua il lavoro delle squadre dei Vigili del Fuoco tra le province di Ravenna, Bologna e Forlì Cesena colpite dall’alluvione in Emilia Romagna dei giorni scorsi. In tutto, i Vigili del Fuoco hanno realizzato 1250 interventi finora: oggi 200 uomini al lavoro. Sui territori di Bologna rimangono poche decine gli interventi ancora da effettuare dalle squadre. A Pianoro, mezzi movimento terra del Corpo nazionale sono ancora in azione per ripristinare viabilità in alcune strade interdette da frane, mentre nell’Imolese continuano le operazioni di prosciugamento di aree allagate e di assistenza alla popolazione.
A Bagnacavallo, nel Ravennate, esperti in topografia applicata al soccorso proseguono le attività utili a mappare le strade interdette per frana e le aree che presentano ancora criticità, come il punto di rottura dell’argine del fiume Lamone. In provincia di Forlì Cesena, mezzi per il movimento terra sono impegnati a Dovadola per il ripristino della viabilità su alcune strade di collegamento, mentre in questo momento a Modigliana sono in corso delle evacuazioni precauzionali, con elicottero Drago VF151, di 50 famiglie per il rischio di alcune frane a ridosso dell’abitato.
A Conselice è tornata l’acqua corrente
A Conselice, nel Ravennate, le 10.000 persone che erano rimaste senz’acqua a causa dei danni al potabilizzatore, dal pomeriggio di oggi ne possono di nuovo usufruire. E mentre la falla sul Sillaro è stata arginata e viene costantemente monitorata, tecnici e operai sono al lavoro per bloccare definitivamente le fuoriuscite d’acqua. Allo stesso tempo le idrovore dei Vigili del Fuoco sono al lavoro per liberare via Nullo Baldini, per poterla riaprire.
I lavori di ripristino del potabilizzatore, fuori servizio a dopo l’allagamento causato dalla tracimazione del canale vicino, fa sapere l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, sono andati avanti tutta la notte. In campo le squadre di Hera assieme a Vigili del fuoco e Protezione Civile. Prima l’acqua tracimata è stata fatta defluire, poi sono state ripristinate le apparecchiature danneggiate. E nel frattempo, per fornire l’acqua alla popolazione, Hera ha portato sul territorio cinque autobotti più una per reintegro, e sono stati messi a disposizione 1.800 sacchetti da 5 litri di acqua potabile. L’Unione dei Comuni invita i cittadini a utilizzare solo i canali di informazione ufficiali (sito istituzionale del Comune e pagina Facebook) per avere notizie sulla situazione “in modo da evitare il proliferare di informazioni false o inesatte”.
“Siamo stati molto fortunati che non ci sono stati morti nel nostro territorio“, dice Paola Pula, sindaco di Conselice, facendo il punto sui social della situazione del Comune romagnolo dove si sono riversati con la rottura dell’argine del Sillaro circa 10 milioni di metri cubi d’acqua. Spiegando quanto successo in queste ultime ore, Pula spiega che le prime famiglie a ridosso della rottura sono state evacuate immediatamente, ancora mentre la falla si allargava, sotto l’acqua, e 12 persone sono state ospitate nel centro di accoglienza allestito al Palazzetto dello sport. È stata, sottolinea, “un’operazione di recupero e messa in sicurezza delle persone molto difficile“, utilizzando canotti e anche un elicottero. Ci si è poi messi al lavoro per il contenimento della falla, che al momento è “arginata e monitorata continuamente”, con l’intervento che prosegue per “bloccarla definitivamente”.
“Cercate di non dare ascolto a tutti – si accalora – certi video di allarmismo non giovano e non recatevi nei luoghi” interessati dalle operazioni di ripristino: le strade vanno lasciare sgombre, afferma ancora Pula. Dopo il sopralluogo di questo pomeriggio assieme, tra gli altri, al Presidente della provincia Michele De Pascale, prosegue il contatto con la Protezione Civile e con il Consorzio di bonifica. L’obiettivo, il sindaco, è favorire il deflusso delle acque, svuotare il bacino del canale Zaniolo, visitare le famiglie colpite e pianificare pulizie e spurghi, anche grazie all’impegno concreto di imprese e cittadini. Con lo stato di emergenza, conclude Pula, ci saranno i ristori per i danni a famiglie e imprese: sono “tante” quelle danneggiate specie nell’agricoltura. Insomma c’è “tantissimo lavoro da fare. Dobbiamo essere una comunità forte che comprende le difficoltà e ha le risorse per andare avanti”.
Mensa della scuola Squadrani invasa dal fango a Forlì
Il fango e il rigurgito dalle fogne hanno invaso il piano interrato della scuola elementare Squadrani di Forlì, che va liberato e igienizzato e dunque la mensa non riaprirà prima di mercoledì. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Vittorio Cicognani, annuncia infatti che lunedì una ditta sarà al lavoro “per rimuovere il fango e i detriti“, e che gli interventi andranno avanti anche per buona parte di martedì. “Tutti i locali interessati dal rigurgito di fogna verranno igienizzati con l’utilizzo di monospazzola e attrezzatura adeguata”. Ma presumibilmente serviranno due passaggi “per rimuovere il fango ancora presente e pulire a fondo tavoli e sedie – aggiunge Cicognani – Per questo motivo, gli alunni dell’istituto potranno tornare a usufruire della mensa non prima di mercoledì”.
Alluvione Emilia Romagna, Lepore: “il terreno continua a franare”
“In questi giorni è molto importante lavorare insieme, Governo, Regione e Comuni. Ringrazio Giorgia Meloni e Stefano Bonaccini per l’impegno ad attivare stato di emergenza. Questo sarò molto importante per avere risorse da subito: si parla di un fondo 10 milioni di euro immediato per i Comuni nelle aree colpite che hanno bisogno per fare interventi già in queste ore, perché il terreno sta continuando a franare soprattutto sull’Appennino“. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, a margine della presentazione dei 43 progetti selezionati per il Bilancio partecipativo di Bologna. In pianura, “soprattutto nell’area di Molinella e nell’Imolese, bisogna lavorare per far sì che l’acqua lasci le aree agricole e mettere in sicurezza le strade“, ha aggiunto Lepore sottolineando come, con il cambiamento climatico, “è evidente che tutta la strategia della manutenzione e salvaguardia del territorio vada aggiornata”. Finita l’emergenza “occorrerà fare il punto tra Governo, Regione e Città metropolitana per migliorare la capacità di prevenire eventi come l’alluvione”, ha proseguito Lepore, annunciando che “come Città metropolitana stiamo chiudendo una procedura per un appalto quadro sulle manutenzioni. Si tratta di uno strumento nuovo – ha concluso – capiente, e siamo interessati a capire tutte le risorse che il Governo potrà mettere anche con fondi del PNRR”.
Anas: continuano le attività di monitoraggio e prevenzione
Rimane costante ed attivo l’impegno di Anas in Emilia Romagna. Proseguono le azioni di monitoraggio e prevenzione, soprattutto nelle province più colpite dalla forte ondata di maltempo. Durante la fase emergenziale Anas, in Emilia-Romagna, ha impiegato un totale di 188 persone, tra personale Anas operante su strada e Squadre incaricate per il servizio di Pronto Intervento. Le operazioni sono state coordinate da oltre 23 tecnici Anas che si sono costantemente turnati sul territorio partecipando, nel contempo, ai diversi Tavoli Tecnici per la gestione dell’emergenze coordinati di volta in volta dalla Protezione Civile, dalla Regione Emilia Romagna, dalle locali Prefetture ed in particolare quelle di Ravenna e Bologna, nelle zone più colpite dal maltempo. Inoltre la Sala Operativa Compartimentale è rimasta aperta, con turni di 24 ore, gestendo oltre 130 eventi legati al maltempo nella sola giornata di ieri, 3 maggio in costante coordinamento con la Sala Situazioni Nazionale.