Dopo l’alluvione di inizio maggio e il maltempo dei giorni scorsi in Emilia Romagna, gli ‘osservati’ speciali restano i fiumi e i loro argini in pianura e le frane in Appennino. Particolarmente colpite dal maltempo sono state le province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Modena. Tra gli interventi di maggiore impatto da parte dei tecnici della Regione, quello compiuto per chiudere due rotture dell’argine del fiume Sillaro, nell’Imolese, con l’utilizzo di quasi 7.000 tonnellate di massi e 24.000 tonnellate di terra. Oggi, per fare il punto della situazione nelle aree più colpite, si è svolto un duplice sopralluogo di Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione Civile, insieme all’assessore alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini. Il primo sopralluogo è stato svolto a Dovadola, nel Forlivese, comune in cui ci sono 86 evacuati per le frane che interessano la località Trove e lungo la strada comunale per Montepaolo, mentre il secondo è avvenuto al cantiere di ripristino dell’argine del fiume Sillaro interessato da due rotte.
“La presenza sul territorio – osservano in una nota Priolo e Corsini – è segno della vicinanza della Regione alle comunità colpite e dell’attenzione che continua a rimanere particolarmente elevata a maggior ragione per quanto riguarda i dissesti, anche alla luce dell’allerta rossa emessa per la giornata di domani, quando si prevedono nuove piogge. Come il Presidente Bonaccini ha evidenziato al Governo, e come ribadito ieri anche al Ministro Musumeci nel corso della sua visita, ci troviamo ad affrontare una situazione del tutto straordinaria che richiede strumenti e risorse altrettanto straordinari”.
Dovadola
Nel dettaglio, degli oltre 160 evacuati in provincia di Forlì-Cesena, 86 sono nel comune di Dovadola. Due le criticità principali: la frana in località Trove ha portato ad un’ordinanza di allontanamento dalla propria abitazione per 31 persone e la situazione della strada comunale per Montepaolo, di fatto impercorribile con 5 frane in 7 chilometri che hanno portato all’evacuazione di 41 persone, tra cui 19 ospiti di una comunità psichiatrica e 8 suore.
A questo, si aggiungono situazioni di dissesto in via Canova Schiavina, con interruzione totale viabilità (un residente evacuato), e delle strade vicinali via Dei Greppi (4 persone), via Meleto (6 persone), Via del Burrone (3 persone). Rispetto ad un quadro di movimenti franosi così diffuso, continua il presidio e monitoraggio del territorio garantito dai volontari di Protezione Civile. Impegnati nel presidio del territorio, al momento, i volontari dell’associazione locale Protezione Civile Dovadola e della provincia di Forlì-Cesena, oltre a 2 squadre dei Coordinamenti di Rimini e Reggio Emilia.
Sillaro
Quanto al fiume Sillaro, già dal 2 maggio sono iniziati gli interventi di ripristino delle due rotte degli argini nel Bolognese. La più importante, lunga circa 50 metri, interessa la difesa spondale tra Massa Lombarda e Imola, e ha portato all’allagamento della frazione di Spazzate Sassatelli (Imola) e di Conselice (Ravenna). Per sistemarla, sono stati posizionati 6.000 tonnellate di massi, portati sul posto con circa 200 carichi di mezzi pesanti, e 23.500 metri cubi di terra. Attualmente risultano ancora in corso i lavori di rinforzo dell’arginatura: lungo un tratto arginale di circa 100 metri, saranno inoltre collocate palancole per renderlo impermeabile e accrescerne così la sicurezza. Altre 600 tonnellate di massi hanno invece chiuso invece la breccia in via del Tiglio, a Imola, insieme a più di 3.000 metri cubi di terreno. Da ultimo, è stata sistemata anche una piccola breccia che si era aperta su argine privato, in via Ladello.
L’allerta rossa per domani
Dalle prime ore di domenica 14 maggio una perturbazione porterà piogge diffuse a tratti moderate su tutta l’Emilia-Romagna. I fenomeni, che potranno assumere anche carattere temporalesco, saranno in progressiva attenuazione dal pomeriggio-sera. In ragione delle vulnerabilità ancora in atto dopo il maltempo dei giorni scorsi, per la giornata di domani è stata emessa un’allerta rossa per criticità idraulica sulle zone centro-orientali della regione, in particolare bassa collina e pianura romagnola, oltre che collina e pianura bolognese. Arancione montagna, alta collina, costa romagnola e pianura ferrarese. Rispetto alle criticità idrogeologica, è allerta arancione per montagna, alta collina romagnola e collina bolognese.