Rita Nicolini, direttrice dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, ha dichiarato a “Mezz’ora in più” su Rai3: “Noi uscivamo dai primi giorni di maggio gravissimamente colpiti, dove tutte le forze in campo avevano cercato di riprendersi da un evento complicatissimo. Credo che per noi sia un’immagine molto complessa la previsione meteo tra venerdì e sabato. Non dico che stavamo rialzando del tutto la testa. E’ una cosa molto simile al terremoto, è un’enorme complessità che ha colpito tutti. E’ un evento particolarissimo con effetti devastanti“.
Quanto alle critiche, “è stata emessa l’allerta rossa come era corretto fare“, è stato deciso – la Nicolini ha aggiunto – “di ampliare il sistema di Protezione civile. Abbiamo comunicato, comunicato e comunicato. L’effetto di comunicazione molto grande era di arrivare fino all’ultimo cittadino. Siamo riusciti a ridare correndo un assetto al territorio che governasse un evento ovviamente non di queste dimensioni. Abbiamo dislocato colonne mobili consapevoli delle difficoltà e una serie di numerosissime squadre in assetto alluvionale nel territorio dell’Emilia-Romagna. Sono state gestite evacuazioni nel corso dell’evento“.
L’allerta rossa in Emilia Romagna di domani
La Nicolini ha dichiarato, inoltre: che l’allerta rossa di domani “fa riferimento alla situazione di criticità che prende in esame sia la parte previsionale che l’assetto del territorio. E’ evidente che il territorio oggi è in una situazione di grandissima criticità che va codificata con un colore rosso. Abbiamo un territorio che non riceve più acqua, la possibilità di creazione di frane e dobbiamo comunque, attraverso una allerta rossa, dare il messaggio che è un territorio gravemente ferito“.
La Nicolini ha poi concluso: “Il sole ci aiuta, però dobbiamo correre, perché non ci possiamo permettere che questo materiale secchi. Vogliamo provare pian pianino a liberare il fango e iniziare a pulire le città una volta che si è stabilizzato lo scenario“.