“Tutti avete dovuto affrontare in poche ore un fenomeno imprevedibile e di dimensioni inimmaginabili, dal numero di sfollati all’ampiezza del territorio investito dalle acque, si tratta di numeri impressionanti. Al contrario il tempo degli interventi e delle decisioni era estremamente breve, avete dovuto approntare interventi risolutivi anche con molto coraggio per poter contenere un fenomeno così inatteso e imprevedibile. È stato fatto con grande maestria e generosità. Immagino quei giorni in cui non ci sono stati riposo e pausa. La fatica mi rendo conto che dev’essere stata immane“. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando nel municipio di Ravenna nel corso della sua visita nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna. “Naturalmente vi è un pensiero alle vittime in tutta la Romagna e un pensiero di solidarietà a chi ha in questo momento il pensiero rispetto alla propria abitazione devastata, ai ricordi di una vita perduti, ai luoghi di lavoro commerciali, agricoli, professionali e industriali che sono inagibili. Tutto questo richiede un grande sforzo ma in tutto questa Ravenna e la Romagna non saranno sole. Vi sarà una costante e non momentanea attenzione ininterrotta da parte di tutte le pubbliche istituzioni nazionali. Anch’io parteciperò a quest’attenzione piena e costante, che continui con la medesima attenzione”, dopo che “l’emergenza ha occupato le pagine dei giornali”, ha detto ancora Mattarella.
“Il lavoro non è finito, perché a questo punto superata la fase di immediata emergenza, continua ininterrotta l’azione di rilancio e di ripresa del territorio”, ha aggiunto il Presidente, ricordando che “questo è un territorio per il nostro Paese di grande importanza”. Il Capo dello Stato ha rimarcato che “tutto questo richiede una ripartenza veloce, immediata, senza pause, naturalmente con l’aiuto di tutte le istituzioni. Da quelle centrali anzitutto occorre un aiuto come già è stato programmato e avviato dal Governo un aiuto impegnativo, importante. Bisogna fare in modo – ha aggiunto Mattarella – che non vi siano, non dico tentazioni, ma sentimenti di resa, di abbandono; al contrario occorre, come sempre è stato nella storia di questa Regione, nella storia della Romagna, nella storia di questa città e della sua provincia, una reazione immediata per riprendere con forza il cammino produttivo, di vita sociale, su tutti gli aspetti che sono stati colpiti e interrotti da questo straordinario evento, così pesante e pericoloso”.
“Le condizioni climatiche sono sempre più preoccupanti, il nostro Paese dovrà preoccuparsi di organizzare delle difese preventive per fenomeni di questo genere più di quanto non sia avvenuto fin qui”. “Ringrazio molto i rappresentanti di Paesi amici, legati a noi e noi legati a loro dal comune percorso europeo. Apprezziamo molto il loro contributo e la presenza, è un segno di amicizia che non può essere dimenticato”.
Sindaco di Ravenna a Mattarella: “la sua presenza è il miglior ringraziamento dello stato”
”La sua presenza qui è il miglior ringraziamento dello Stato”. Lo ha affermato il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, durante l’incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 60 chilometri quadrati, ha spiegato il primo cittadino, sono stati allagati, ma grazie all’evacuazione preventiva sono state allontanate da casa circa 32.000 persone. ”La città sarebbe stata allagata completamente, coinvolgendo 150.000 persone. Abbiamo fatto tutto il possibile con un lavoro di squadra e uno spirito eroico. Ci hanno aiutato anche Slovenia, Slovacchia, Francia e Belgio. L’acqua è tornata nei suoi argini, colpendo molti territori ma salvando la città’‘. Il responsabile dei Vigili del fuoco ha illustrato gli interventi che hanno messo in sicurezza circa 1.200 persone nel Ravennate, con l’aiuto di tutte le Forze dell’Ordine. ”Oltre agli indennizzi – ha concluso il sindaco De Pascale – chiediamo le opere necessarie a evitare gli effetti dei cambiamenti climatici”.
Bagno di folla per Mattarella a Lugo
Bagno di di folla per Sergio Mattarella a Lugo di Romagna, uno dei paesi più colpiti dall’alluvione. Il Presidente della Repubblica è giunto nella cittadina per visitare il teatro allagato e poi salvato dall’intervento di abbonati e volontari. “Tornerà come prima”, è l’augurio di Mattarella al teatro di Lugo. “A ottobre speriamo che la stagione ricominci”, ha detto il sindaco, Davide Ranalli. Ad accoglierlo, centinaia di persone raccolte intorno alla piazza che lo hanno applaudito. Il Presidente ha stretto le mani a molti di loro, incoraggiandoli per la ripartenza dopo l’inondazione. Un ragazzo si è avvicinato e gli ha chiesto, come ormai succede di frequente, di autografare una copia della Costituzione.
Mattarella si è informato sulle condizioni delle abitazioni e poi ha incontrato un cittadino novantenne che ha acconsentito a far abbattere la sua casa contribuendo a far abbassare il livello delle acque.
Mattarella a Faenza: “grazie ai sindaci, siete punto di riferimento”
L’ultima tappa del viaggio di Mattarella in Emilia Romagna è stata Faenza. Prima di incontrare decine di sindaci, il Presidente si è intrattenuto con un gruppo di giovani arrivati da ogni Regione per dare il loro contributo per far fronte all’emergenza. “I sindaci sono stati i punti di riferimento per non perdersi d’animo e per non crollare nella sfiducia e nello smarrimento. Vi ringrazio intensamente per quello che avete fatto, che state facendo e che farete”, ha detto Mattarella nella sala consiliare del Municipio di Faenza. “Non dovete avere la paura di essere soli, non lo sarete”, ha detto il Presidente rivolgendosi ai sindaci. “Il governo ha destinato somme rilevanti come primo intervento a cui certamente ne seguiranno altri. Avete la piena solidarietà del Paese e io sarò acanto al governo per sostenere senza pause ed incertezza il sostegno per la ripresa piena dei territori”. Le istituzioni nazionali “hanno questo obiettivo” e questo “continuerà anche a riflettori spenti”.
“Vedere direttamente comporta sentimenti e costringe ad elaborare idee ed intendimenti. Straordinari i volontari, li ho incontrati ovunque, delle più varie provenienze. Una quantità di giovani che sono venuti per impegnarsi. È stata preziosa quest’opera, chi ha salvato persone, chi ha aiutato a spalare, chi a sostenere. La loro presenza ha portato speranza e fiducia, è stato un prezioso elemento che ha consentito a tutti di non perdersi d’animo”, ha detto ancora Mattarella.
Sindaco di Faenza: “abbiamo cercato di resistere, ora servono tante risorse”
“Abbiamo cercato di resistere con il cuore e con la ragione, abbiamo salvato migliaia di vite umane in pericolo di vita. Abbiamo ancora nella mente e nelle orecchie le voci e le immagini strazianti. L’acqua, il fango, la distruzione e migliaia di tonnellate di rifiuti. Ora siamo qui, sospesi, ancora negli occhi le immagini del dramma e già proiettati nella ripartenza. Noi sindaci tra la solitudine delle nostre coscienze lacerate e la volontà di trasmettere coraggio. Abbiamo cercato di non perdere tempo, di correre, cercando di tenere la barra dritta. Abbiamo la coscienza pulita, abbiamo fatto tutto il massimo che era possibile fare”. Lo ha detto il sindaco di Faenza, Massimo Isola, intervenendo nella sala consiliare del Municipio della cittadina in provincia di Ravenna, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Siamo qui resistenti ma abbiamo paura, signor Presidente, che quando usciremo dai radar della comunicazione potremmo essere dimenticati. Abbiamo bisogno di risorse, risorse, risorse. Tante risorse trasparenti e veloci. Viceversa sarebbe un dramma”, ha aggiunto.
Bonaccini: “quando l’acqua si ritirerà non dobbiamo spegnere i riflettori”
“L’abbiamo sentita vicina in questi anni in tante occasioni, siamo onorati della sua visita, ha potuto toccare con mano le ferite che queste due drammatiche alluvioni con una caduta d’acqua senza precedenti hanno causato in un territorio molto esteso. Quando l’acqua si ritirerà, quando il fango sarà spalato nell’ultima parte in cui è ancora presente, non dobbiamo spegnere i riflettori”. Così il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a Faenza, durante la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Stiamo cercando di lavorare tutti insieme, per noi viene prima l’Italia che l’Emilia Romagna”.
“Resta il dolore delle famiglie delle vittime. Le vittime sono le uniche cose irrecuperabili. Il resto è recuperabile, e assicuro che recupereremo tutto. Abbiamo bisogno di collaborazione perché da soli non ce la possiamo fare“, aggiunge. “Noi non guardiamo l’appartenenza politica, l’unico colore che conosciamo è la straordinaria fascia tricolore dei sindaci. Io devo ringraziarli. C’è stata una determinazione e una passione, mai una lamentela. Penso che sia un momento che faccia bene al Paese, anche dal punto di vista della sua concordia. Noi non vogliamo un centesimo più di quello che ci spetta ma pretendiamo di avere fino all’ultimo centesimo che ci spetta”, ha concluso Bonaccini.