I quattro astronauti della missione privata Axiom 2 sono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che adesso conta un equipaggio di 11 persone. La prima a entrare nella ISS è stata la comandante della missione Ax-2 Peggy Whitson, seguita da John Shoffner, quindi è entrato l’astronauta saudita Ali Al-Qarni, seguito dalla collega Rayyanah Barnawi. Ad accoglierli i sette astronauti a bordo della ISS.
Dopo 16 ore di viaggio, la capsula Crew Dragon è attraccata alla ISS con un equipaggio composto dalla prima donna astronauta dell’Arabia Saudita, Rayana Barnawi, e Ali al Qarni. La missione è a suo modo storica, poiché include tra i membri dell’equipaggio la ricercatrice delle cellule staminali, Barnawi, l’investitore e pilota, John Shoffner, e il pilota dell’aeronautica militare saudita, Al Qarni. Secondo l’emittente televisiva panaraba “Al Arabiya”, centinaia di migliaia di sauditi “hanno seguito con orgoglio questa missione” verso l’ISS, dove i passeggeri rimarranno per dieci giorni. Il viaggio rientra nel programma del Regno per gli astronauti, che mira a qualificarli come “esperti per i voli spaziali” e a partecipare alla conduzione di esperimenti scientifici e ricerche internazionali del settore, ha riferito “Al Arabiya”.
Ancora una volta la Stazione Spaziale Internazionale è affollata, come era accaduto nell’ottobre 2022 e nel marzo scorso, e sono quattro le nazionalità rappresentate, con cinque americani, tre russi, un astronauta degli Emirati Arabi e due astronauti dell’Arabia Saudita. “Sono un po’ nervosa“, ha detto Rayyanah Barnawi nella consueta cerimonia dei saluti, nella quale ha parlato anche in arabo. Si riferiva probabilmente all’emozione provata al momento di entrare nella Stazione Spaziale, quando Peggy Whitson l’ha aiutata a trovare l’equilibrio. “Sono felice di rappresentare un sogno per tutti coloro che sono a casa”, ha aggiunto in inglese.
L’equipaggio della missione Ax-2 lavorerà per i prossimi otto giorni con l’equipaggio della missione Crew 6, della quale fanno parte gli americani Stephen Bowen, Woody Hoburg, Sultan Alneyadi, degli Emirati Arabi Uniti e Andrey Fedyaev dell’agenzia spaziale russa Roscomos. Con loro ci sono i tre della Soyuz danneggiata in dicembre da un micro-meteorite che a settembre dovrebbero rientrare con la nuova Soyuz agganciata alla ISS a febbraio: l’americano Francisco Rubio e i russi Sergey Prokopyev, Dmitri Petelin. Il rientro della missione Ax-2 è previsto il 30 maggio, con l’ammaraggio al largodelle coste della Florida.
La missione Ax-2
Durante la permanenza di 8 giorni sulla Stazione Spaziale, i membri dell’equipaggio Ax-2 vivranno e lavoreranno a fianco dei 7 astronauti attualmente a bordo, ma condurranno indagini di ricerca indipendenti. Un esperimento Ax-2, organizzato dal Translational Research Institute for Space Health (TRISH), prevede una serie di test e misurazioni. Nonostante una certificazione completa che precede il lancio, una cosa che spesso manca agli equipaggi dei voli spaziali privati è l’addestramento ampio e rigoroso a cui sono sottoposti gli astronauti della NASA. L’obiettivo di TRISH è comprendere meglio come reagiranno gli equipaggi inesperti quando verranno introdotti per la prima volta alla microgravità ed esplorare come utilizzare tali dati per massimizzare la produttività di un equipaggio durante i brevi viaggi verso la ISS.
Oltre al suddetto esperimento TRISH, gli astronauti Ax-2 condurranno ricerche per oltre 20 diversi progetti e indagini: hanno un ampio raggio d’azione, dalla ricerca sul DNA e sul cancro al cloud seeding e alla sensibilizzazione educativa che promuove l’impegno STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) in tutto il mondo.