Bologna: in ospedale i bambini potranno leggere i libri grazie al QRCode

A Bologna, negli ospedali e in alcuni poliambulatori il progetto E-Lov - Leggere Ovunque permette ai pazienti e al personale sanitario di leggere 84 libri tramite il QRCode
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I libri possono essere una “medicina” per pazienti, piccoli e grandi, e personale dell’Ospedale Maggiore e e di altre strutture a Bologna. Si tratta del progetto “E-Lov – Leggere Ovunque” che mette a disposizione del personale e dei pazienti dell’Azienda USL di Bologna, in particolare bambini e famiglie che per motivi di ricovero, esami o consulenze dovranno frequentare gli ospedali cittadini o le Case di Comunità.

Il progetto “E-Lov – Leggere Ovunque“, è stato coo-progettato e realizzato insieme alle Biblioteche del Comune di Bologna col sostegno dell’associazione Bimbo Tu. Questo progetto è ospitato al Maggiore, al Bellaria, nelle Case della salute e in diversi poliambulatori della città, dove sono stati installati alcuni pannelli dotati di Qr code, grazie al quale poter scaricare su tablet e smartphone libri da leggere, racconti brevi, riviste, giornali o notizie su Bologna.

Un’iniziativa per sollevare i piccoli pazienti dall’ansia e dalla preoccupazione

L’archivio è costituito da 84 titoli, tra cui grandi classici come Pinocchio, Cuore, Il Cantico di Natale e Robinson Crusoe, ma anche le fiabe di Andersen, i racconti di Poe, i romanzi di Balzac, Salgari e Stevenson (anche in diverse lingue). Questo progetto rientra nel Patto per la lettura di Bologna ed è stato mutuato da un’iniziativa simile realizzata dal Forum del Libro in due pediatrie a Roma. “Questo progetto arricchisce il nostro modo di prenderci cura dei pazienti e anche dei nostri operatori sanitari – ha dichiarato il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon, oggi in conferenza stampa – fa parte del concetto di umanizzazione del rapporto tra l’azienda e i cittadini“. Elena Di Gioia, la delegata alla Cultura del Comune considera molto utile l’iniziativa .”Ci prendiamo cura del corpo e anche dell’anima – afferma – trasmettiamo il senso di cura e del non essere soli anche attraverso questi dispositivi“.

Anche da un recente sondaggio realizzato a Bologna attraverso il Patto per la lettura è emerso che essa è ha un effetto rilassante anche in situazioni di forte tensione emotiva. “Quando mio figlio stava male – ricorda il fondatore dell’associazione Bimbo Tu, Alessandro Arcidiaconogli leggevo sempre le stesse due pagine di un libricino trovato in ospedale. E lui rideva. Come associazione non potevamo non aderire a questo progetto. Auguro mille, diecimila risate dei bimbi che stanno male grazie a queste letture“.

Questo progetto fa seguito a quello avviato nel dicembre scorso, su impulso di una privata cittadina, che sta portando nelle corsie del Maggiore e del Bellaria, in particolare a oncologia, una rassegna di poesie accompagnate in musica da alcuni studenti dell’Alma Mater.

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