Domani al via in tutta Italia, la ventinovesima edizione di Chiese Aperte. Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia) : “Vedremo chiese del IX secolo. In Abruzzo, da domani nascerà un itinerario culturale che unirà ben 6 comuni dell’area interna. Credo che questa sia la strada giusta per salvare i borghi!”. In Abruzzo nascita itinerario culturale con 6 comuni! Da domani – Domenica 14 Maggio – 200 aperture in tutta Italia! Visite dalle ore 10 alle ore 19.
“Domenica 14 Maggio, in tutta Italia si svolgerà la ventinovesima edizione di Chiese Aperte, evento con il quale Archeoclub D’Italia vuole contribuire a valorizzare un patrimonio culturale meno conosciuto. Ad esempio in Abruzzo nel paesino di Pacentro, vedremo con i soci di Archeoclub D’Italia sede di Sulmona, la Chiesa dell’Immacolata Concezione del XVI sec., in Via San Francesco. In alcuni casi gli eventi vedono la collaborazione di più sedi”. Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia.
Chiese di Italia in Abruzzo
In Abruzzo nasce l’itinerario culturale che unisce ben 6 paesi! I Comuni sono Pianella – Moscufo – Rosciano – Catignano – Civitaquana – Vicoli. “In Abruzzo, infatti partirà un vero itinerario culturale realizzato dalle sedi di Cepagatti e di Pescara, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, con il patrocinio dei 6 comuni coinvolti – ha continuato Santanastasio – e di tante associazioni locali dettagliate nel riepilogo dell’itinerario allegato. L’evento quest’anno rientra nelle Giornate di Valorizzazione del Patrimonio Culturale ecclesiastico dal 13 al 21 maggio, di cui alleghiamo opuscolo informativo. Alleghiamo inoltre le 7 locandine del percorso. L’itinerario si svolgerà fino al 21 Maggio. A Moscufo apertura della Chiesa di Santa Maria del Lago. Si tratta di una Chiesa romanica edificata probabilmente su preesistenze romane, unica superstite del complesso abbaziale del XII secolo. All’interno conserva un ambone, sorretto da quattro colonne su arcate, realizzato su commissione dell’abate Rainaldo da Nicodemo da Guardiagrele nel 1158“.
A Pianella la Chiesa di Santa Maria Maggiore che è una delle principali opere del romanico abruzzese. Al centro, il portale in pietra, con arco a sesto acuto e lunetta affrescata, e il rosone, costituito da cornici concentriche decorate a rilievo, arcatelle concentriche e colonnine tortili a raggiera. La pianta è a tre navate terminanti con tre absidi semicircolari estradossate. Lo spazio interno, dominato dall’austerità della muratura di laterizio a vista, è scandito da colonne cilindriche e poligonali, con capitelli in pietra, su cui si impostano gli archi a tutto sesto. Pareti e pilastri interno sono arricchiti dai resti di affreschi.
Esempi eccellenti del Cinquecento e del Novecento in Abruzzo
Notevole il pulpito del maestro Acuto, a cui è attribuito anche il portale. Apertura anche della Chiesa di San Domenico con i dipinti di Nicola Maria Rossi, noto pittore napoletano allievo del Solimena con 6 dipinti a olio su tela che costituiscono la più consistente collezione al mondo visibili nello stesso luogo. I dipinti sono stati restaurati dalla dott.ssa Cornelia Dittmar per la fondazione Pescarabruzzo. Visita ed apertura della Chiesa di San. Antonio Abate. Una Chiesa che vede al suo interno decorazioni a stucco.
Sempre a Pianella, aperture e visite al Museo di Artigianato Ceramico Abruzzese. All’interno della struttura si possono ammirare oltre 400 ceramiche esposte che coprono un arco cronologico compreso fra il Cinquecento ed il Novecento rappresentativo di quasi tutti i centri di produzione regionali abruzzesi. In occasione di questo evento è stata allestita una piccola mostra di ceramiche di Castelli a soggetto religioso.
La perla di Rosciano
“A Rosciano apertura della Chiesa di Santa Maria Assunta. Al centro dell’abitato, nel 1754 fu costruita la chiesetta poi dedicata a S. Maria Assunta – ha continuato Rosario Santanastasio – unica in Regione Abruzzo di rito greco-bizantino, che fa capo all’Eparchia di Lungro, in Calabria. All’interno si rimane sorpresi immediatamente da uno stupore per uno dei più importanti tesori del territorio: sulle pareti, una ricca collezione (oltre 70) icone sacre datate XVI –XVIII secolo. Le brillantissime icone risplendono anche arricchite da sfondi in oro puro: sono quasi in bella mostra a testimoniare come in questa comunità l’arte non ha solo un valore estetico e funzionale, ma è intrisa di sacralità dove le raffigurazioni sono elementi che richiamano il legame della ritualità grecobizantina con quella delle origini. Degna di nota è l’icona Madonna con il Bambino, Odigitria, Colei che indica la Via (XVI sec.).”
Ed ancora la Chiesa di San Nicola costruita nei primi anni del Quattrocento, sulle murature osserviamo l’iscrizione più antica di Rosciano. La data, 1480 in cifre romane, si riferisce ad un periodo di rinnovamento edilizio della chiesa. All’interno ad una sola navata, spiccano i preziosi affreschi risalenti alla fine del XV secolo raffiguranti alcuni Santi benedettini. Fra gli altri, di grande interesse si rivela quello rinascimentale della Madonna col Bambino all’interno di una finta edicola a timpano, attribuibile all’artista Andrea Delitio. Il più antico di questi, attribuito ad altra mano, riporta la data del 1497 e raffigura Santa Anatolia. Sullo sfondo è presente un monumentale altare ligneo dai rilievi dorati, adornato con motivi seicenteschi e con cimasa dalla terminazione a timpano curvilineo.
Apertura della Chiesa Assunzione della Beata Vergine. La chiesa parrocchiale Assunzione della Beata Vergine Maria è dedicata a Santa Eurosia, patrona del paese. Di origini medioevale con caratteristici capitelli cubici in pietra che rivelano successive influenze di epoca rinascimentale. Il portale della chiesa, su cui campeggia la data 1774, è in pietra, con volute laterali e frontoncino ricurvo di coronamento. L’interno presenta unica navata con cappelle laterali ricche di motivi secenteschi, ornate da tele di elevato pregio. Sulle pareti interne degna di nota è la pittura ad olio su tela Madonna del Rosario.
Ed ancora a Catignano, per l’itinerario culturale abruzzese, aperture della Chiesa di San Giovanni Battista. La Chiesa parrocchiale dedicata fin dall’origine al culto di San Giovanni Battista, fu edificata nell’anno 1562 fuori le mura della “Terra Catineani”, restaurata e sopraelevata nell’anno 1795 dal canonico M. De Intinis che fece incidere sulla porta l’epigrafe “Ex hibet arma loci porta haec caelata catenis unde suum nomen cateneanus habet”. A.D. MDCCXCV
Altri esempi eccellenti di Chiese
L’alta facciata in pietra ha il portale neoclassico baroccheggiante. Nella parte terminale è situato il campanile a basamento quadrato, la cella campanaria cilindrica è completata da una cuspide a bulbo di cipolla. Interno ad una sola navata con ampie nicchie laterali con tele di pregio. Stucchi e rilievi barocchi ornano cornici ed archi a tutto sesto. Interessanti pitture nella volta a botte ribassata. Interessanti tele ad olio di vari maestri abruzzesi: Nicola Ranieri, Severino Galanti.
A Civitaquana, visiteremo la Chiesa di Santa Maria delle Grazie: l’impronta Benedettina le fu data da maestranze che alla fine del secolo XII o all’inizio, diffusero in Abruzzo il modello della Badia di S. Liberatore dove avevano lavorato: pianta a tre navate e tre absidi semicilindriche con sette arcate per lato su pilastri, a Civitaquana si ebbero i pilastri sul lato nord, ma in origine dovevano esserci solo colonne su basi rozze di pietra.
Somiglianze strette col modello sono anche sulla facciata, nonostante le semplificazioni nel numero dei portali, delle semicolonne e delle finestre. la chiesa è sempre stata retta da abati fino ai nostri giorni. L’abate Giovanni commissionò un ciclo pittorico rimanendoci solo la testimonianza preziosa del Cristo Pantocrator sulla lunetta della porta d’ingresso. Gli altri affreschi, di tipo devozionale, S. Martino vescovo e S. Michele Arcangelo. Il campanile fu eretto dai Camponeschi e vi posero le loro insegne nel 1464. Nel 1498 l’Abate Bartolomeo I°, fece fare per il popolo, dallo scultore Paolo Dell’Aquila, la bella statua in terracotta di S. Maria delle Grazie, oggi al Museo Nazionale dell’Aquila.
La Chiesa della Madonna dei Cinghiali del 1600
A Vicoli la Chiesa della Madonna dei Cinghiali. Si ha notizia certa dell’esistenza della chiesa nel 1600, probabilmente la sua caratteristica tipologica a croce latina è frutto di un ampliamento successivo. La chiesa originaria, con probabilità, era l’aula unica con copertura a vista, tipica di molte chiese cosiddette a fienile, con tetto a capanna diffusasi in Abruzzo fin dal XIII – XIV secolo. La zona del presbiterio con le cappelle laterali che ne individuano il transetto, coperta con volte, è frutto di aggiunte successive; tale corpo ha altezza maggiore rispetto a quello dell’aula.
Sono ancora più recenti la zona della sagrestia e dei servizi che hanno ampliato ulteriormente il corpo trasversale. Interessanti sono le mensole in legno di appoggio alle capriate, risultano modellate con figure rappresentanti, in alcune, volti umani, in altre semplici sculture a decoro delle mensole; in una la rappresentazione della testa di un cinghiale, cui fa riferimento il nome della chiesa legata alla cultura rurale locale.
Esternamente la chiesa si presenta con linee semplici ed essenziali; il corpo del transetto-sagrestia emerge anche in altezza rispetto al corpo dell’aula, presentando la medesima terminazione a capanna”. Ed ancora tanti eventi ed aperture in Abruzzo – Puglia – Campania – Sicilia – Marche – Umbria ed in tante altre regioni italiane.
Dalla Chiesa rurale della Madonna degli Angeli in Abruzzo alla Chiesa di Oderigia in Puglia
“A Tocco da Casauria, apertura della Chiesa Rurale della Madonna degli Angeli, del XVII sec., in località Madonna degli Angeli, a Bolognano altra Chiesa Rurale Madonna delle Grazie”, del XVII sec., in Via Provinciale Bolognano – Musellaro – Salle. In Abruzzo, a Morrone del Sannio – ha continuato Santanastasio – vedremo l’Abbazia di Santa Maria in Casalpiano, risalente al XII secolo. In Puglia, ad esempio, apertura della Chiesa di Santa Maria La Vetrana del X – XIV secolo, ma anche la Rettoria di San Benedetto XVII secolo. A Gravina ammireremo la Chiesa di San Celestino del XVIII secolo. A Lucera, in provincia di Foggia, apertura con visite alla Chiesa di San Domenico del XIV secolo ed ancora a Molfetta, la Chiesa parrocchiale della Madonna della Pace del XX secolo, dunque piu’ moderna. A Galafone, sempre in Puglia, apertura della Chiesa di Oderigia del IX – X secolo, a Nardò la Chiesa di San Giuovanni Battista ricostruita nel 1723. Davvero fitto il calendario di eventi, anche in Sicilia con apertura, ad Agrigento, della Chiesa di Maria SS. della Catena del XV secolo. A Casalvecchio, nel messinese, la Chiesa di San Teodoro del XV secolo. A Mascali, nel catanese, la chiesa della Madonna del Carmine del XVIII secolo. A Cefalù molteplici aperture con visite alla Chiesa di Maria SS. della Catena, XVIII secolo, della Chiesa di San Sebastiano del 1523, della Cappella di S. Biagio del XVI secolo, della Chiesa di Santa Maria del Gesù fuori le Mura, ricostruita nel 1681, della Chiesa di San Pasquale del XVIII secolo. Ed ancora in provincia di Siracusa, la Chiesa della Madonna delle Grazie, del XVII secolo, a Noto la Chiesa di San Pietro Martire del XVIII secolo. A Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, apertura della Chiesa Madre dedicata a Maria SS. del Rosario del XVII secolo. C’è anche Paternò, nel catanese, con apertura e visite alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, del XVII secolo. A Tripi, nel messinese, visite alla Chiesa di San Vincenzo del XVII secolo. A Todi, aperture e visite alla Chiesa di S. Ilario o S. Carlo di Todi dell’XI secolo e della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami del XIII secolo ”.
Eventi in tutta Italia in Campania in Calabria nelle Marche
“L’area Integrata dello Stretto ha organizzato aperture nella Città di Messina, Santuario Maria SS. di Trapani, XV – XVI sec., mentre a Reggio Calabria, Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Chiesa della Graziella), XVII sec., Via Sbarre Superiori. In Campania ad Alife, ci sarà la grande opportunità di ammirare la Cattedrale Cattedrale di Santa Maria Assunta, del XII sec., in Piazza Vescovado. Ad Apice, nel beneventano verrà aperta la Cappella di San Marco, XV sec., all’interno del Castello dell’Ettore a Epice, mentre a Torre Annunziata Torre Annunziata – NA si potrà vedere il Santuario dello Spirito Santo, XVIII sec., Corso Vittorio Emanuele III n. 318. Nel Lazio, a San Vittore, verrà aperta alle visite la Chiesa di San Nicola, XI – XIV sec., presso il “Borgo de li Greci”, mentre a Terracina la Chiesa del Salvatore, origine del XIII sec., ricostruzione del XIX sec. Sita in Via Gregorio Antonelli. L’elenco degli eventi è lungo. Nelle Marche ad esempio apertura dell’Oratorio di Santa Monica a Carassai, risalente al, XVII sec., Piazza Matteotti. A Sefro apertura della Chiesa di , Chiesa di San Tossano, XIII sec. – ha concluso Rosario Santanastasio – ubicata nei pressi del Cimitero e della Chiesa della Madonna dei Calcinai, XIV sec. A Montegiorgio la grande possibilità di ammirare la Chiesa di S. Agostino (resti), del XIII sec., ubicata in pieno Centro Storico. Ed ancora a Morrovalle la Chiesa della Madonna dell’Acqua Santa, del 1600, lungo la Strada Provinciale Bivio delle Vergini-Civitanova Marche, n°56 e a Ripatransone la Chiesetta Santa Maria della Carità, del XIII sec., ampliata nel 1465 e nel 1743, si trova a 1 km dalle Mura di cinta del Centro Storico. Eventi saranno in tutta Italia”.