Il ciclone tropicale Mocha si è intensificato fino a diventare “molto pericoloso“, secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, che avverte sulla possibilità di venti violenti, inondazioni e possibili frane in Bangladesh, che potrebbero colpire il campo profughi più grande del mondo, Cox’s Bazar. Secondo l’ufficio meteorologico indiano, il ciclone Mocha dovrebbe effettuare il landfall domenica vicino al confine tra Bangladesh e Myanmar, con venti fino a 175 km/h. E’ stato previsto inoltre uno storm surge tra 2 e 2 metri e mezzo per la bassa regione costiera, che sul lato del Bangladesh ospita campi che ospitano centinaia di migliaia di rifugiati Rohingya. La portavoce dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, Olga Sarrado, ha affermato che sono in corso i preparativi per una parziale evacuazione del campo, se necessario.
I residenti dei villaggi nello Stato di Rakhine in Myanmar hanno lasciato le loro case e si sono riversati nella capitale dello Stato, Sittwe, venerdì, con circa un migliaio che si preparava a rifugiarsi in un monastero della città, hanno riferito i corrispondenti di AFP.
Forti venti e piogge potrebbero provocare inondazioni e frane nell’entroterra in Myanmar e Bangladesh, ha affermato l’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari. Circa 6 milioni di persone in tutto il Rakhine e nel Nord/Ovest del Myanmar hanno già bisogno di assistenza umanitaria. Il Bangladesh non ha ancora effettuato alcuna evacuazione, ma i funzionari hanno affermato che centinaia di rifugi sono stati preparati per ospitare le persone evacuate.
Il Bangladesh è stato colpito l’ultima volta da una super tempesta nel novembre 2007, quando il ciclone Sidr ha attraversato il Sud/Ovest del Paese, uccidendo più di 3mila persone e causando danni per miliardi di dollari.