Diete iper proteiche e rischio di alitosi: i consigli degli esperti per prevenirla

Corretta igiene orale e prevenzione della carie, idratazione e alimentazione bilanciata: sono solo alcuni dei fattori da tenere sotto controllo per evitare l’alitosi
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Il conto alla rovescia per una silhouette a prova di costume è già iniziato e, con l’estate alle porte,  tornano in auge alcune delle più note diete iper proteiche, dalla dieta Cheto alla Atkins fino alla tanto dibattuta dieta Dukan e alla Paleo: la bilancia “sorride”, ma l’alitosi, ovvero l’emissione di fiato con cattivo odore, è in agguato. Quali sono i rischi per la salute orale di questi regimi alimentari a ridotto apporto di carboidrati, che promettono un dimagrimento ultra veloce e spopolano anche in rete?

“L’alitosi si verifica più facilmente quando si segue un regime ipocalorico, nel quale sono fortemente ridotte le quote di carboidrati a favore di proteine e grassi”, spiega Roberta SabatiniMedico e Specialista in scienze dell’alimentazione“In particolare, nelle diete chetogeniche e in ogni caso in quelle che prevedono un eccessivo consumo di proteine, l’alitosi rappresenta uno degli effetti collaterali della condizione di chetosi, ovvero del particolare stato metabolico nel quale il corpo brucia i grassi per poter produrre energia quotidiana e aumenta la produzione di corpi chetonici, che vengono poi eliminati, oltre che per via renale, anche attraverso la respirazione”.

Alitosi: conoscerne le cause per evitarla

L’alitosi può essere fisiologica quando non è correlata ad una specifica malattia, ad esempio nel caso di un pasto a base di alimenti contenenti composti volatili come aglio cipolla, oppure patologica, quando è causata da problemi della bocca o problemi extra-orali legati alle vie aeree, alla laringe, all’apparato digerente superiore, ad esempio in caso di reflusso gastro esofageo.

“Il 90% delle alitosi sono causate proprio da problemi legati alla bocca: cattiva igiene orale, gengivite, parodontite, scarsa salivazione. Tutte condizioni curabili, che fanno però aumentare i batteri produttori di gas maleodoranti, i composti volatili solforosi”, spiega Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica e Influencer del Sorriso.

Attenzione a carie e batteri linguali

Anche la presenza di carie può determinare alitosi, soprattutto in presenza di residui di cibo che alimentano i batteri produttori dei composti volatili. Inoltre, ricordiamoci che la lingua è potenzialmente un serbatoio di batteri anaerobi, una sua singola cellula epiteliale può ospitare fino a 100 batteri.

“La prima cosa da fare in caso di alito cattivo è recarsi dal proprio dentista”, raccomanda l’Odontoiatrain modo da poter escludere le patologie della bocca associabili ad alitosi e, se presenti curarle. La prima cosa che erroneamente si fa è invece recarsi in farmacia alla ricerca di un collutorio miracoloso: sfatiamo un falso mito, il collutorio non risolve l’alitosi, la maschera quanto fa il deodorante messo senza fare la doccia!”

I fattori di rischio: bocca secca, alcol, fumo e alimentazione

  • Bocca secca: chi soffre di iposalivazione è più facilmente soggetto ad alitosi. Infatti. la scarsa salivazione favorisce la proliferazione di batteri anaerobi che metabolizzano residui alimentari producendo i composti volatili solforosi.
  • Il fumo, oltre a favorire l’iposalivazione, altera il microbiota della bocca, favorendo la formazione di composti volatili solforosi maleodoranti.
  • Alcol: i bevitori cronici soffrono spesso di alito cattivo dovuto all’ossidazione dell’alcol nella bocca e nel fegato, che produce acetaldeide e altri composti odorosi. L’alcol causa, inoltre, anche iposalivazione e secchezza delle fauci.
  • Alimentazione: alcuni cibi, specialmente quelli che contengono composti volatili come aglio, cipolla spezie possono causare alito cattivo transitorio.

I consigli per prevenire l’alitosi

Per prendersi cura del proprio alito bisogna cominciare dalle abitudini quotidiane, a partire da:

  • Una corretta igiene orale: lavare i denti almeno due volte al giorno per almeno tre minuti e utilizzare il  filo interdentale è fondamentale per mantenere la bocca in salute;
  • Bere molta acqua: è consigliabile assumere almeno due litri di acqua al giorno, durante o lontano dai pasti;
  • Masticare gomme senza zucchero allo xilitolo
  • Bere bevande o infusi addizionati di menta e chiodi di garofano
  • Utilizzare salvia rosmarino nella preparazione delle pietanze

Forse non sapevi che…

Oltre alla “classica” alitosi esistono anche:

  • La pseudoalitosi: una condizione nella quale le persone lamentano di percepire un cattivo odore dalla propria bocca, mentre chi li circonda non lo percepisce. In questo caso spesso è sufficiente migliorare l’igiene orale domiciliare.
  • L’alitofobia, una condizione nella quale le persone sono convinte di avere un’alitosi, ma in realtà non è così.
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