E’ al vaglio del Consiglio dei Ministri in queste ore la bozza del decreto legge con le misure per l’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Tra le varie disposizioni è previsto che le erogazioni effettuate dalle imprese ai loro dipendenti nel 2023 per esigenze straordinarie connesse all’emergenza alluvione non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente per un importo massimo di 2.500 euro. Nel caso in cui tale erogazione dovesse essere superiore all’importo indicato, la parte eccedente è soggetta a tassazione. Poiché non sono disponibili dati relativi alle erogazioni in oggetto, ai fini della stima dei beneficiari si utilizza come proxy della platea potenziale quella fruitrice dei fringe benefit. Sulla base di elaborazioni effettuate sul modello di Certificazione Unica per l’anno di imposta 2021 e dei lavoratori dipendenti che risiedono nei comuni in esame, risulta che i soggetti beneficiari dei benefit sono stati circa 141 mila. Ipotizzando prudenzialmente che tutti ricevano una erogazione di importo pari a 2.500 euro, si stima un ammontare agevolabile pari a 352,5 milioni di euro. Applicando un’aliquota marginale media del 30 per cento, si stima una perdita di gettito di competenza annua di Irpef di circa -105,8 milioni di euro, e di -6,2 e -2,3 milioni di euro rispettivamente di addizionale regionale e comunale.