Faenza, incendio distilleria: non ci sono diossine nell’aria

L'agenzia regionale di protezione ambientale, ha escluso la presenza di diossine nell'aria in relazione all'incendio sviluppatosi lunedì alla distilleria Caviro Extra di Faenza
MeteoWeb

Arpae, l’agenzia regionale di protezione ambientale, ha escluso la presenza di diossine nell’aria in relazione all’incendio sviluppatosi lunedì alla distilleria Caviro Extra di Faenza, nel Ravennate. Sulla base dell’analisi della direzione del vento, il campionatore per la cattura di microinquinanti è stato posizionato in via Malpighi, a circa 600 metri dall’area del capannone coinvolto e all’interno della zona di protezione attorno all’azienda. I dati campionati si riferiscono alle prime 24 ore dall’incendio (dalle 14.20 di lunedì alle 14 circa di ieri).

Dal campionamento, effettuato sottovento e nella fase più intensa, è stata riscontrata una concentrazione di Pcdd/Pcdf (diossine/furani) pari a 0,010 pg/Nm3 I-TE (I-te significa tossicità equivalente, concentrazione parametrata alle diverse tossicità delle diossine), inferiore al valore di riferimento indicato dalla commissione consultiva tossicologica nazionale (Cctn) di 0,040 pg/Nm3 I-Tteq inteso come limite per la protezione della salute umana. Nello stesso campione sono stati rilevati gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), composti che derivano prevalentemente dalla combustione non completa di materiale organico: la loro concentrazione è risultata pari a 3,32 ng/Nm3 tra i quali 0,024 ng/Nm3 di benzo(a)pirene, per il quale è previsto un valore limite come media annuale pari a 1 ng/Nm3 per la qualità dell’aria. A partire dalle 14 di ieri, è in corso un ulteriore campionamento di 48 ore.

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