Florida, progettata una barriera di ostriche per proteggere le coste

E' stata progettata, da un ricercatore di ingegneria della University of Central Florida, una protezione dei litorali basata sulle ostriche per le coste degli Stati Uniti
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E’ stata progettata, da un ricercatore di ingegneria della University of Central Florida, una protezione dei litorali basata sulle ostriche per le coste degli Stati Uniti. La costruzione della barriera artificiale rientra nel piano Reefense, che e’ composto da tre diversi team. Il primo, guidato dalla Rutgers University, si concentra su una barriera corallina, mentre gli altri due gruppi di ricercatori, guidati dall‘Università di Miami e dall’Università delle Hawaii, lavoreranno sui coralli ed e’ frutto di un progetto finanziato dalla Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa) per 12,6 milioni di dollari che mira a creare strutture auto-riparanti, biologiche e costruite dall’uomo, che imitino la barriera corallina.

“Non ci stiamo concentrando solo sulla barriera di ostriche, ma stiamo anche introducendo un concetto di habitat a mosaico”, spiega Kelly Kibler, professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e delle costruzioni della Rutgers University. “Quindi, non lavoriamo solo con una specie, ma riconosciamo che piu’ specie che abitano la zona intertidale lavorano insieme per creare ulteriore resilienza” ha aggiunto Kibler. La prima delle due installazioni di scogliera di 50 metri, appositamente progettate per massimizzare il reclutamento delle ostriche, sarà realizzata nella baia orientale di St. Andrews Bay, vicino a Panama City, nella Florida Panhandle.

La struttura della barriera corallina

Il gruppo di Kibler monitorerà la struttura della barriera corallina prima e dopo l’implementazione e valuterà come la barriera corallina e il mosaico di habitat influenzino il trasporto dei sedimenti vicino alla linea di costa. “Questo tipo di progetto di infrastruttura naturale e’ importante soprattutto per uno Stato come la Florida, vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico e all’innalzamento del livello del mare”, spiega Kibler. Il progetto prevede tre fasi che includono iterazioni di progettazione, implementazione e monitoraggio delle strutture. Il gruppo che si occupa della barriera di ostriche si trova attualmente nella fase 1 e prevede di realizzare la prima struttura della fase 2 nel 2024.

“Il successo a lungo termine delle scogliere dipendera’ dal reclutamento e dalla sopravvivenza delle ostriche, se il progetto avra’ successo, secondo le strutture potrebbero essere utilizzate in diverse aree della Florida e in altre parti del mondo, nel raggio d’azione delle ostriche”, ha concluso Kibler.

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