Galles: trovati i resti di un ecosistema marino risalente a 462 milioni di anni fa | FOTO

In Galles sono stati scoperti i resti della fauna marina risalente al periodo Ordoviciano, è costituito da 170 specie differenti, tra cui stelle marine e crostacei
  • ecosistema marino del periodo Ordoviciano
    Una ricostruzione artistica della comunità Castle Bank, di Yang Dinghua.Fonte: rivista Nature
  • Lucy Muir e Joe Botting esaminano un esemplare alla Castle Bank Quarry. Fonte: Joe Botting
  • ecosistema marino dell'Ordoviciano
    Una nuova specie simile all'artropode megacheiran cambriano Yohoia, ma lunga solo 1,2 mm. L'intestino è visibile come una linea scura lungo il corpo (ingrandita). Fonte: Joe Botting
  • Una nuova specie di minuscolo artropode bivalve con lunghe appendici afferranti (a sinistra) Fonte: Joe Botting
  • Strano animale a tubo con due lunghi tentacoli e un delicato lobo di tessuto molle. L'esemplare è alto 3,5 mm. Fonte: Joe Botting
/
MeteoWeb

Un gruppo insolitamente ben conservato di fauna marina dell’Ordoviciana, di 462 milioni di anni fa, è stato trovato a Castle Bank Quarry in Galles, come viene descritto in un articolo pubblicato su Nature Ecology & Evolution. Questo straordinario ecosistema marino è un esempio unico, considerando che solitamente questo tipo di scoperte risalgono al periodo Cambriano (541-485 milioni di anni fa), ma esistono rari esempi della prima parte del periodo Ordoviciano (485-470 milioni di anni fa) – come la Fezouata Biota in Marocco.

La fauna successiva dell’Ordoviciano non è direttamente paragonabile agli esempi precedenti, il che limita la capacità degli esperti di tracciare il successivo sviluppo ecologico. Il grande giacimento scoperto in piena pandemia nell’attuale Galles ha una serie di caratteristiche per cui è stato definito un deposito di tipo Burgess Shale, dal nome del sito di fossili scoperto a inizio ‘900 in Canada risalente al periodo Cambriano e in cui riescono a conservarsi nell’argilla anche buona parte dei tessuti molli degli animali intrappolati.

Un ecosistema marino risalente al periodo Ordoviciano

La scoperta permette di dare uno sguardo senza precedenti alla fauna che popolava i mari prima della grande estinzione di massa avvenuta poco dopo, dovuta probabilmente a un rapido raffreddamento del clima mondiale oppure al violento bombardamento di raggi gamma a causa di una vicina supernova. La fauna appena scoperta consiste in almeno 170 specie, in particolare vermi, stelle marine, crostacei e artropodi di cui anche alcune delle enigmatiche creature già presenti nel periodo Cambriano, come la Opabinia dotata di 5 occhi e alcuni megacheiri, sopravvissute nell’Ordoviciano e poi estinte.

Joseph Botting e i colleghi riportano una nuova fauna tipo Burgess Shale proveniente da Castle Bank Quarry in Galles, risalente a circa 462 milioni di anni fa, nell’epoca dell’Ordoviciano medio. La fauna Castle Bank rappresenta una comunità di organismi marini diversi e per lo più diminutivi (da 1 a 5 mm di lunghezza corporea) con molti che hanno conservato tessuti molli come sistemi digerenti e tessuti neurali come occhi, nervi ottici e cervello. Tra gli organismi trovati ci sono vermi, stelle marine, spugne, crostacei e artropodi estinti che assomigliano agli opabiniidi e ai megacheiran del Cambriano, qui mostrato per sopravvivere nell’Ordoviciano.

Gli autori fanno notare che lo sforzo internazionale di ricerca della fauna di Castle Bank è stato sostenuto da un progetto crowdfunded per l’acquisto di attrezzature di microscopia e ha finora individuato più di 170 specie.  La fauna di questo sito contrasta con la maggior parte degli altri siti Ordoviciani nel produrre diversi dettagli del tessuto labile.

Condividi