“La dimensione delle attività dello spazio è così grande che un Paese non può affrontare questa sfida da solo”. La segretaria generale dell’Istituto italo-latino americano (Iila), Antonella Cavallari, in questi giorni a San Paolo per il secondo incontro delle Agenzie spaziali della Regione, in un’intervista all’ANSA spiega l’importanza “dell’integrazione e della cooperazione dei governi dell’America Latina” nel settore, e guarda all’Agenzia spaziale latinoamericana (Alce) come ad un “esperimento importante”. Questo incontro a San Paolo – spiega l’ambasciatrice – “conferma la validità della linea intrapresa nel giugno scorso con il primo appuntamento organizzato a Roma. Il fatto che tutte queste Agenzie abbiano aderito a questo secondo appuntamento significa che abbiamo avuto una buona idea e che questo momento di scambio mancava”.
Alla base dell’iniziativa c’è la “volontà di aiutare i Paesi della Regione ad affrontare le grandi sfide” attraverso le tecnologie dello spazio. “Abbiamo molti progetti per dare supporto – evidenzia la diplomatica -. Alcuni Paesi necessitano di sostegno nell’agricoltura di precisione, nel monitoraggio delle azioni sul cambio climatico, o sull’economia circolare urbana. Per questo abbiamo organizzato un incontro tra gli attori principali, per far sì che le informazioni siano condivise e favorire la circolazione di idee nella Regione”.
“Come organizzazione che unisce Italia e America latina, oltre all’integrazione regionale, abbiamo l’obiettivo di favorire la conoscenza dell’importanza della politica spaziale italiana e delle tante risorse che il nostro governo sta destinando al settore, di cui l’Italia è leader” con circa 250 aziende, un fatturato annuo di 2 miliardi di euro e una filiera completa di tecnologie, prodotti e servizi, sottolinea Cavallari, definendo l’agenzia spaziale latinoamericana (Alce) che si ispira al modello dell’Agenzia europea, “un esperimento molto importante”.
Secondo la segretaria generale, “unire gli sforzi per acquisire rilevanza è essenziale”, data la dimensione delle attività spaziali. Attualmente sono quattro i Paesi membri dell’Iila che fanno parte del progetto Artemis (programma spaziale con l’obiettivo di far sbarcare “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna). Si tratta di Italia, Brasile, Messico e Colombia, “ma altri si uniranno – auspica Cavallari – e l’Iila può e deve contribuire a questo sforzo diffondendo l’informazione sulle opportunità, che non sempre sono note”.