Il Ponte sullo Stretto è legge: il Senato approva con una maggioranza enorme (66%), giornata storica

Ponte sullo Stretto, il Senato approva con 103 voti favorevoli su 155 votanti: adesso il decreto è legge dello Stato
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Il Ponte sullo Stretto è legge: il Senato ha approvato il decreto oggi pomeriggio con una larghissima maggioranza: 103 voti favorevoli, 49 contrari (Pd, M5S e Verdi-Sinistra), e tre astenuti. Si tratta del 66% di voti favorevoli, un dato enorme che dimostra un consenso straordinario nei confronti della grande opera dello Stretto, ben oltre la maggioranza del governo.

Una volta approvato il decreto, dai banchi del centrodestra è partito un enorme applauso liberatorio per una coalizione politica che da oltre 20 anni cerca di realizzare la grande opera necessaria allo sviluppo di Calabria e Sicilia ma vede poi la sinistra subentrare e bloccarla in più occasioni. Il provvedimento, che era stato approvato alla Camera lo scorso 16 maggio, definisce, tra l’altro, l’assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione.

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Per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, i prossimi passi sono “la nomina del Consiglio di Amministrazione della società” che è stata riattivata con il decreto appena approvato al Senato. Lo ha spiegato il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini in una conferenza stampa. L’ok definitivo al decreto, ha detto “è un passaggio fondamentale, perché senza la società Stretto di Messina non ci sarebbe nessuno a lavorare al ponte“. “Con la prossima manovra, in autunno – ha aggiunto il Ministro – saranno previsti i primi stanziamenti per l’avvio dei lavori. Il costo dell’opera previsto nel Def è di circa 14 miliardi. Sono in corso studi aggiornati“.

Quella di oggi, per il Ministro, è una decisione “storica, definitiva, attesa da più di 50 anni“. “Stiamo parlando di un’opera che darà più di 100 mila posti di lavoro veri, che farà risparmiare ai siciliani 6 miliardi di euro all’anno in mancati collegamenti. Un’opera green, non a chiacchiere: 100 mila di tonnellate di mancate emissioni di CO2 nell’aria e un mare più pulito“, ha aggiunto Salvini.

Quando Brunelleschi cominciò la cupola c’erano perplessità, dubbi, critiche, perché all’epoca era la più grande al mondo. E ancora oggi è la più grande cupola in muratura, ha resistito alle guerra, alle alluvioni, ed è un esempio di architettura unica al mondo” ha aggiunto in conferenza il ministro Salvini. Intanto il Mit ha comunicato che sta pensando ad un concorso per dare un nome al Ponte sullo stretto di Messina.

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