Terremoto Orcolat: evento spartiacque che diede vita al “modello Friuli”

Il 6 maggio 1976 avvenne il terremoto di magnitudo 6.4 che portò distruzione e dolore in Friuli, da allora c'è stata una grande opera di ricostruzione che dimostra la tenacia di questa regione
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Un terremoto di magnitudo 6,4 avvenuto alle 21 del 6 maggio 1976, durato un interminabile minuto, preceduto da una scossa d’ avvertimento, ha distrutto un’ampia area del Friuli collinare, colpendo in particolare le province di Udine e Pordenone. Come ogni anno da quel momento in poi, anche stasera, alla stessa ora, alle 21, sarà commemorato quel disastro con rintocchi di campane a martello a Basaldella, a Bressa, Campoformido.

Il presidente della Regione Friuli, Massimiliano Fedriga, sarà a Gemona, la cittadella medievale completamente distrutta che contò 400 morti. Per ricordare questo evento nefasto ci saranno molti incontri pubblici in vari comuni della zona del sisma.

Il mondo politico ricorda il terremoto del 1976

Sandra Savino, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze ha dichiarato: “A 47 anni di distanza, ricordo con profonda tristezza il terribile terremoto che colpì il Friuli il 6 maggio 1976. Quel giorno, alle 21, la terra tremò con una violenza inimmaginabile, causando la morte di mille persone, ferendone altre tremila e lasciando senza casa decine di migliaia di famiglie. Nonostante l’immensa sofferenza e le perdite, il popolo friulano ha dimostrato una straordinaria forza d’animo e capacità di reazione. Lavorando con coraggio e determinazione, abbiamo ricostruito l’intera regione secondo efficienti principi, dando vita al modello Friuli“.

Savino continua: “Abbiamo trasformato la tragedia in un’opportunità per dare nuovo slancio alla nostra terra. Voglio ricordare, con profondo rispetto e affetto, tutti coloro che persero la vita in quella tragica notte, e onorare la forza e la resilienza di coloro che lavorarono duramente per ricostruirla.

La deputata Debora Serracchiani (PD)nel quarantasettesimo anniversario del terremoto del Friuli riserva un pensiero speciale per gli alpini: “Rinnoviamo il ricordo di una data spartiacque per il Friuli e l’inizio di un nuovo modo di concepire il soccorso e organizzare la protezione civile. La tragedia del 6 Maggio si è impressa in modo indelebile in chi la visse, permane nella memoria dei documenti e dei racconti, continua a essere narrata dalle immagini entrate nella nostra storia. Il terremoto è stato la grande prova vinta dalla tenacia delle genti friulane e dalla solidarietà nazionale e internazionale“.

Nell’approssimarsi del grande raduno di Udine – aggiunge la parlamentare – dedichiamo un pensiero speciale ai 29 alpini della Julia periti nel crollo della caserma Goi Pantanali di Gemona. – “Onoriamo e rinsaldiamo il legame speciale tra alpini e la popolazione civile che in Friuli condividono storia, generosità e tradizioni“.

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