Lollobrigida: “Con il pnnr 225 milioni per l’innovazione in agricoltura”

"Con il fondo per l'innovazione in agricoltura da 225 milioni di euro per i prossimi tre anni lavoreremo a una sostenibilità ambientale che viaggi in sintonia con la capacità di produzione delle nostre aziende agricole"
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“Con il fondo per l’innovazione in agricoltura da 225 milioni di euro per i prossimi tre anni lavoreremo a una sostenibilità ambientale che viaggi in sintonia con la capacità di produzione delle nostre aziende agricole che devono continuare a produrre cibo di qualità e valorizzare l’export, frutto dell’apprezzamento dei prodotti italiani”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, in un videomessaggio inviato in occasione della seconda giornata del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, ospitato nella Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, a Napoli, e organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).

“L’Italia – ha detto Lollobrigida ha una ricchezza di biodiversità unica al mondo ed è nostro dovere proteggerla. Con il Pnrr puntiamo ad aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici dei sistemi idrici, riducendo le dispersioni, riutilizzando nuovi invasi e utilizzando le acque reflue in agricoltura. Abbiamo inoltre istituito un fondo per la sovranità alimentare, per ora di 100 milioni di euro, che servirà a sostenere le filiere più in difficoltà. Ci stiamo impegnando anche a sostenere chi ha subito i duri colpi della crisi. In bilancio sono stati stanziati 500 milioni di euro che, in collaborazione con operatori del settore e della grande distribuzione, potranno facilitare l’accesso al cibo da parte delle famiglie”.

Competitività e sostenibilità

“È molto importante che la politica agroalimentare rifletta sulle opportunità, in termini di competitività e sostenibilità, derivanti dall’innovazione nel settore, anche in ragione della grande sfida della crisi climatica – ha affermato il vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina -. Applicare le tecnologie che la ricerca ci mette a disposizione per produrre meglio e consumare meno è l’unica via che abbiamo per custodire e preservare le tante peculiarità del sistema agroalimentare italiano. In particolare, l’Italia deve migliorare le proprie capacità organizzative per agire, tutti insieme, su questi temi e per mettere a disposizione delle tante piccole e medie imprese del settore le esperienze utili ad agevolare la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie. La nostra storia in ambito agroalimentare ci dimostra che tutto questo è possibile, che siamo in grado di costruire un ecosistema di imprese innovativo”.

Le imprese e l’innovazione, oggi più che mai, assumono un’importanza cruciale come motori per una giusta e necessaria transizione ecologica – ha dichiarato il presidente del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e della fondazione PRIMA, Angelo Riccaboni -. Promuovere un approccio digitale all’agricoltura e favorire il trasferimento di innovazione alle imprese e alle comunità agricole sono essenziali per rendere la sostenibilità un’opportunità e un fattore di successo e redditività. Al contempo, sviluppare un sistema di misurazione delle performance di sostenibilità economica, ambientale e sociale sia dei singoli prodotti, sia dell’azienda, valorizzare il territorio, coinvolgere gli stakeholder, co-creare soluzioni, sono ulteriori linee di intervento verso sistemi agroalimentari sostenibili.

A questi obiettivi sta lavorando anche il Centro Nazionale Pnrr Agritech, tra i protagonisti dell’evento di oggi: un caso guida italiano che, coinvolgendo una rete di soggetti tra università, enti di ricerca e aziende, ha lo scopo di sviluppare e promuovere nuove tecnologie in agricoltura a supporto della crescita competitiva del settore agroalimentare italiano e del sistema Paese, con importanti ricadute in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

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