“I primi fondi saranno disponibili dopo il Consiglio dei Ministri che si terrà martedì. Bisogna accelerare l’uso delle risorse del Pnrr che sono già a disposizione; vanno poi attivati i fondi di coesione che sono disponibili ma che, a causa della burocrazia, sia locale che centrale, negli anni scorsi non sono stati spesi come si sarebbe potuto fare. Siamo di fronte a una guerra dal punto di vista climatico, dobbiamo essere tutti uniti. Do per scontato il concorso delle opposizioni e il governo dovrà prendersi la responsabilità di decidere tutto il necessario sia per l’immediato, ma anche affinché questi tragici eventi non trovino in futuro il territorio impreparato”. Lo ha detto il presidente di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli, ospite a Tg24 Agenda su Sky.
“Nei prossimi giorni, il governo indicherà da dove attingerà le risorse, fermo restando che in questo momento servono immediate elargizioni, a livello economico e di servizi – ha aggiunto -. Il presidente Bonaccini, persona equilibrata, sta ragionando con l’esecutivo affinché le scelte siano quelle più puntuali possibili per raggiungere l’obiettivo di dare supporto alle popolazioni e alle aziende. Il governo saprà individuare le soluzioni concrete e più rapide per il reperimento delle risorse necessarie, consci che ne serviranno tante. Il Pnrr prevede già ingenti somme per la “Tutela del territorio e della risorsa idrica” e non c’è nessun dogma sul fatto che possano esserne aggiunte altre” ha precisato.
“Il presidente Meloni, con senso di responsabilità, ha lasciato il G7 in Giappone per recarsi nelle aree colpite e sono certo che martedì, con il supporto di tutti i ministri, si arriverà a provvedimenti incisivi. Questo non è il momento delle polemiche, è necessario rimboccarsi le maniche e garantire sostegno alle popolazioni colpite, perché questo dramma può addirittura rilevarsi superiore a quello del terremoto in quanto vede coinvolte tutte le attività economiche della regione, quelle agricole, industriali, commerciali e sociali. Bisogna fare tutto il possibile , sapendo che la situazione è complicata. Sono esondati contemporaneamente 24 fiumi di una sola regione e 36 mila sono gli sfollati, numeri impressionanti.”
“Non è tempo per attribuire responsabilità e polemizzare per non aver previsto la tragedia o per cosa non è stato fatto nei decenni passati in termini di manutenzione del territorio. Occorre ora prevedere procedure celeri per gli interventi di tutela del territorio perché chi ha governato gli enti locali – ha concluso Barelli – sa perfettamente quanto sia complicato spendere i soldi, anche se disponibili, per le bonifiche e le manutenzioni dei letti e delle sponde di fiumi e canali. La priorità è ora quella di snellire la burocrazia e di individuare un efficace coordinamento per la gestione degli interventi di prevenzione perché questi fenomeni atmosferici eccezionali appaiono sempre più frequenti”.