Con ben 500 eventi estremi registrati in Italia fino ad ora nel 2023, si è verificato rispetto allo scorso anno un aumento del 64% di grandinate, bombe d’acqua, bufere di vento e tempeste di vento alternate a siccità che hanno devastato le campagne e le città da nord a sud della Penisola. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Eswd, European Severe Weather Database.
Eventi che si abbattono su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con ben il 93,9% dei comuni italiani, che sono a rischio idrogeologico, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. A questa situazione, rileva l’organizzazione agricola, non è certamente estraneo il fatto che negli ultimi 25 anni è sparito oltre un quarto della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari. “Per questo – continua la Coldiretti – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne”.