Nel territorio imolese “prosegue il lavoro delle forze impegnate nelle aree colpite dall’esondazione a Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese e a Sasso Morelli, per cercare di riportare la situazione alla normalità“, anche alla luce “della nuova allerta meteo rossa per criticità idrogeologica anche nelle nostre zone, dalla mezzanotte di oggi fino alla mezzanotte di domani“. Lo annuncia, in una nota, il Comune. “In queste ore – dettaglia il sindaco Marco Panieri – è in corso la pulizia dei tombini e pozzetti privati e pubblici, dei canali tombati e dei fossi, e continua il monitoraggio dei livelli idrometrici attraverso le strumentazioni installate”. In particolare, spiega, “sono attenzionati il Sillaro e il Santerno nel tratto imolese”.
Prosegue inoltre “la raccolta dei rifiuti ingombranti e la raccolta dei fanghi, per tenere più libere le aree abitative e le strade“. Da parte sua, il primo cittadino assicura che “continueremo a presidiare il territorio con la massima attenzione grazie al supporto di tutte le forze in campo, che voglio ringraziare per quello che stanno facendo oramai da una settimana“. Intanto, fa sapere il Comune, “il numero delle persone evacuate è in calo: rispetto alle 300 iniziali, ad oggi ce ne sono circa un centinaio che hanno trovato ospitalità da parenti o amici e una trentina, che prima erano in albergo, che sono state ricollocate dal Comune in appartamenti”.
Al via nuove evacuazioni a scopo preventivo nella vallata Santerno
Già iniziate le evacuazioni nei Comuni della Vallata del Santerno, nell’imolese, colpiti con forza dall’alluvione dei giorni scorsi. Le piogge previste per domani, con tanto di nuova allerta rossa anche per quella zona, preoccupano non poco. In via precauzionale, dunque, le famiglie in località Carseggio, a Casalfiumanese, sono state sistemate altrove per trascorrere la notte. Evacuata anche una decina di persone residenti in via Siepi di Campiuno e via Monte Battaglia a Borgo Tossignano.
“Raccomandiamo alle persone massima attenzione e un forte senso di responsabilità, perché il territorio valligiano già ferito si prepara alla possibile nuova ondata di perturbazione – affermano i sindaci di Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio – un elemento preoccupante per lo stato attivo di diverse frane e smottamenti nonché l’incognita, con il terreno ancora alle prese con instabilità di natura morfologica, di nuovi inneschi di movimenti di terra“. Per questo è stato necessario firmare “ordinanze di evacuazione per le casistiche più a rischio e la chiusura di quelle arterie stradali che, con i lavori in corso di questi ultimi giorni, potrebbero riservare insidie. Invitiamo la gente al rispetto totale delle disposizioni vigenti e delle chiusure indicate da apposita cartellonistica e transenne”.
Oggi intanto sono stati completati i primi lavori urgenti per la messa in sicurezza della SP33 Casolana a Fontanelice, che è stata così riaperta al transito (ma con limite a 30 chilometri orari). A Carseggio è terminata la pulizia del guado sul fiume Santerno mentre proseguono i lavori per realizzare il passaggio alternativo a via Macerato, ancora inagibile. In fase di ultimazione anche il cantiere per la riapertura di via Croara.
Maltempo, a Imola ha provocato una “crisi senza precedenti” in agricoltura
L’ondata di maltempo della scorsa settimana ha provocato in agricoltura “uno stato di crisi eccezionale, senza precedenti negli ultimi anni” nel Circondario imolese “e su cui occorre la massima attenzione e la massima celerità nel dare risposte”, dichiara il sindaco di Castel Guelfo Claudio Franceschi, delegato del Circondario al Tavolo verde, in occasione della riunione del Tavolo con le associazioni agricole che si è tenuta oggi. Sono circa 800 gli “ettari di terreno colpiti dal maltempo, con danni quantificati in centinaia e centinaia di milioni di euro”.
Il territorio, dettagliano dal Circondario, “è stato colpito in modo diverso, ma ugualmente pesante, nei territori di pianura e di collina: i primi hanno subito esondazioni, rotture di argini e allagamenti, i secondi soprattutto eventi franosi che hanno spazzato via intere porzioni di terreno coltivabile“. E i danni “non riguardano solo la quasi totalità del raccolto dei prodotti cerealicoli, viticoli, sementieri e ortofrutticoli, ma anche, per questi ultimi, il fatto che i frutteti non potranno sopravvivere, estendendo il danno a più annualità, con tempi di ritorno che in alcune zone arriveranno fino a 15 anni”. Senza contare i danni “ad attrezzature, impianti gestiti dal Consorzio della Bonifica renana (comprese pompe idrovore) e legati all’interruzione di strade poderali e comunali”.
In questo quadro, spiega il Circondario, “la Regione ha assicurato che farà tutto quello che serve per sostenere le imprese e il territorio”. Ora la priorità “è la messa in sicurezza del territorio, e in giornata uscirà l’ordinanza nazionale che consentirà di avvalersi del decreto 102 del 2004 per i danni alle colture e agli stabilimenti agricoli, mentre sulle abitazioni si dovrà fare riferimento ai provvedimenti di Protezione Civile“.
Sugli aspetti relativi alle procedure per la richiesta dei danni, il Circondario fa sapere che “nei prossimi giorni ci saranno delle comunicazioni formali che verranno inviate a tutti i cittadini“, aggiungendo che “è in atto un’interlocuzione a livello nazionale per sollecitare l’emanazione di un provvedimento ad hoc sui danni causati dal maltempo in Emilia“.
Commentando l’esito del summit odierno, l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi sottolinea che “tra i problemi più gravi c’è certamente il dissesto che ha colpito in particolare il territorio collinare: ad oggi si sono contate più di 100 frane, un dato che non è ancora definitivo, visto il peggioramento delle condizioni meteo previste nei prossimi giorni“. Al momento, chiosa Mammi, “abbiamo convenuto che la priorità assoluta è la sicurezza del territorio: la Protezione Civile con il coordinamento regionale, le Forze dell’ordine e i sindaci stanno lavorando per aprire le strade ancora chiuse e collegare i territori isolati, in attesa che si creino le condizioni nei campi per la raccolta delle segnalazioni danni”. Inoltre, aggiunge, “ci impegniamo a riconoscere, tra le risorse dello Sviluppo Rurale, finanziamenti per il ripristino dei dissesti e delle frane e per gli invasi, e in assestamento di bilancio aggiungeremo risorse agli Agrifidi per l’abbattimento dei tassi”.
Nel frattempo, conclude, “la Regione ha già chiesto al Governo di mettere risorse ad hoc per l’emergenza. Serve un provvedimento speciale, che riveda la rigidità del regime de minimis per le imprese e sospenda temporaneamente i mutui per le imprese colpite“. Anche l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Imola Pierangelo Raffini auspica che il Governo “intervenga presto con un adeguato stanziamento di risorse utili a dare una risposta alle tante problematicità del territorio”.