Il sindaco di Ravenna, nonché presidente della Provincia, Michele De Pascale, ha invitato alla massima attenzione i suoi concittadini sulle previste piogge per domani. “La Regione Emilia Romagna ha emanato la nuova allerta meteo rossa, per la quasi totalità dei comuni della nostra provincia. Il Comune di Ravenna si trova invece in allerta arancione, che però mi sento di definire rafforzata, soprattutto per le zone di confine, che sono spesso gli alvei fluviali che si trovano ad avere allerta rossa da una parte e arancione dall’altra. È, quindi, assolutamente essenziale comportarsi, anche nelle zone fluviali del Comune di Ravenna, come se l’allerta fosse di livello superiore“, ha dichiarato De Pascale in un video.
“Il comitato di Protezione Civile, sia in comune sia in prefettura, è attivo e abbiamo previsto monitoraggi con i volontari su tutti gli alvei fluviali potenzialmente coinvolti, che possono presentare elementi di fragilità e problematiche che non sono percepibili e visibili a occhio nudo – ha aggiunto il sindaco, che ha raccomandato di prestare la massima attenzione – Abbiamo attivato un nuovo sistema di messaggistica per tutti i cittadini: vi telefoneranno e riceverete messaggi dal Comune per avvisarvi rispetto all’andamento di questa emergenza”
“Il messaggio è sempre lo stesso: prestare la massima attenzione, non avvicinarsi agli alvei fluviali, monitorare le allerte che escono e mettere in campo tutte le azioni di cautela e di precauzione prima che l’allerta si verifichi. Nel momento in cui si dovesse verificare un allarme preciso e specifico e contingente sul territorio bisogna seguire le istruzioni e non mettere in campo altri comportamenti: salire ai piani elevati, non salire in macchina, non andare nei seminterrati”. Perché “purtroppo negli eventi meteorologici tragici che hanno coinvolto l’Italia negli anni scorsi, quasi sempre le fonti di pericolo sono arrivate da comportamenti sconsiderati o sbagliati nel momento in cui si verificava l’allarme”, ha concluso il sindaco.
Prefetto e sindaco a cittadini: “allerta massima, collaborate”
Preoccupazione, prudenza e collaborazione sono le parole chiave della conferenza stampa di questo pomeriggio del prefetto e del sindaco di Ravenna, e Presidente della provincia, Castrese De Rosa e Michele De Pascale, sulla nuova allerta meteo. Il Ravennate dunque, a emergenza e stima dei danni (ancora in corso) che potrebbe arrivare a un miliardo di euro, con territori allagati e la corsa per riparare le falle negli argini, si appresta a fare i conti con una seconda ondata di potenziale criticità idrogeologica. I corsi di tutti i fiumi sono costantemente monitorati, sottolinea il prefetto, e se i livelli saliranno oltre alla soglia critica “siamo pronti alle evacuazioni”. D’altronde tutti i centri abitati a ridosso dei fiumi, dal Lamone al Senio, dal Montone al Ronco e Savio, sono potenzialmente a rischio.
Da qui l’appello ai cittadini a collaborare e a seguire le prescrizioni della Protezione Civile, delle Istituzioni e delle Forze dell’ordine, con in arrivo rinforzi di Polizia locale dalla regione, e tanti volontari anche di altri territori al lavoro da giorni. “Siamo preoccupati – ribadisce De Rosa – non è allarmismo, l’allerta è brutta e dobbiamo aspettarci possibili conseguenze”. In particolare per quanto riguarda le falle degli argini appena ristabilite, non c’è la certezza che possano tenere. Dello stesso avviso De Pascale: c’è “il massimo livello di allerta su tutto il territorio, anche perché è già colpito e non sappiamo come reagirà a nuovi fenomeni, anche se meno intensi di quelli dei giorni passati”. La minore entità, ribadisce, è in correlazione con quanto già avvenuto che è in parte visibile, ma in parte non lo è, per via delle frane che hanno scavato anche sotto strade e terreni. “Siamo preparati – rassicura – ma serve la massima attenzione in particolare nelle zone più colpite“.
Lungo gli argini si è intervenuti nei punti di rottura a tempi record, “è stato fatto un miracolo nel ripristino”. Ma non è detto che il momento del massimo livello sia quello più pericoloso, per cui meglio liberare oggi scantinati e garage da oggetti di valore e automobili, avverte il primo cittadino. “Allerta significa azioni da mettere in campo”, esorta Rita Nicolini della Protezione Civile. Il fiume Lamone, ricorda, è andato tre metri sopra la soglia massima mai raggiunta e i lavori agli argini sono stati eseguiti in emergenza. Si tratta di “opere provvisorie“, così in alcuni Comuni si distribuiscono sacchi di sabbia. Serve “un presidio massimo da parte di tutti“. I COC e il Centro soccorsi che fa capo alla Prefettura sono attivi e ci sono squadre di presidio, chiosa, anche nelle aree montane.
Il sindaco di Faenza Massimo Isola spiega che sono tre le aree più a rischio ma serve “massima attenzione a livello generale sul contesto cittadino e dove sono stati realizzati lavori di ripristino straordinari”. È partita una distribuzione porta a porta di un volantino con i comportamenti da assumere e le azioni da seguire, ed è pronto ad attivarsi lo spazio di accoglienza. “I cittadini siano anche protagonisti attivi”.
“Il lavoro di coordinamento è fondamentale e la filiera istituzionale ha aiutato a evitare che il problema diventasse più grande“, ha affermato Eleonora Proni, sindaco di Bagnacavallo, dove il Lamone ha rotto l’argine allagando in parte la cittadina. Ora ci sono “centinaia di imprese e famiglie in difficoltà”, per l’emergenza e per i ristori, c’è “bisogno d’aiuto“. Per domani, termina, “confidiamo che il tempo sia clemente e che il lavoro fatto dia i suoi frutti“.
“Danni per centinaia di milioni, serve legge ad hoc”
È ancora impossibile al momento una stima dei danni causati dal maltempo ma rispondendo alle domande dei cronisti in conferenza stampa, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale dà qualche indicazione sull’entità: centina di milioni di euro. C’è chi tira in ballo, spiega, il caso Senigallia e dunque lo stanziamento da 400 milioni di euro. “È difficile dire se sia credibile o basso”, per cui un intervallo credibile potrebbe essere quello tra 400 milioni di euro e un miliardo. Appunto centinaia di milioni, “sicuramente sono tanti come già riferito al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, chiosa il prefetto Castrese De Rosa.
Ma il punto è anche un altro, precisa il primo cittadino senza nessuna vena polemica. Finora c’è stata “grande collaborazione da Regione e governo”, osserva, ma “non si devono confondere due piani: sono stati adottati atti di emergenza, ma per i ristori ai danni serve una legge speciale ad hoc con uno stanziamento a bilancio. E il tema ancora non si è aperto“. Si tratta, conclude De Pascale, di “un passaggio fondamentale. Nessuna polemica”, serve “gioco di squadra e collaborazione” e in tal senso il sindaco parteciperà alla riunione di giovedì con tutti i Comuni coinvolti, le associazioni e i parlamentari.