“Sulle strade dell’alto Mugello i tecnici della Città metropolitana hanno contato quasi 100 frane. Abbiamo detto al Dipartimento di Protezione Civile nazionale che per i primi interventi di urgenza servono nove milioni. Il governo inserisca anche questi territori martoriati nel decreto maltempo per l’Emilia Romagna“. Lo chiede il sindaco di Firenze, Dario Nardella, attraverso i propri canali social.
Il consigliere regionale Giovanni Galli (Lega) ha compiuto un sopralluogo a Firenzuola “per verificare la situazione dopo il maltempo: decine di frane e diversi milioni di danni“, ha affermato, ed è “urgente riaprire la viabilità verso la Romagna”. “Accompagnato dal segretario provinciale della Lega, Federico Bussolin, ho voluto rendermi conto personalmente dell’attuale drammatica situazione nell’alto Mugello, in particolare nell’area di Firenzuola – spiega Galli in una nota – Assieme al sindaco Giampaolo Buti ed al suo vicesindaco, Francesco Guidarelli, unitamente al consigliere Angelo Di Meo, abbiamo quindi fatto un accurato sopralluogo in alcune zone dove, effettivamente, le criticità sono di assoluta gravità, specialmente per quel che riguarda i collegamenti, praticamente inesistenti, col versante romagnolo“.
“Ad oggi le frane sono una sessantina e proprio a causa di questi eventi franosi non è, dunque, possibile verificare la reale situazione al di là delle stesse frane, con una stima approssimativa dei danni intorno ai 12 milioni, ma probabilmente questa cifra è destinata a raddoppiare – aggiunge – Siamo, quindi, chiaramente in piena emergenza e nonostante il quotidiano attivismo di molti, è chiaro che occorrerà un tempestivo e duplice intervento sia regionale che nazionale. Fondamentale per l’economia locale, riattivare, dunque, la viabilità con la vicina Romagna, senza dimenticare altre similari problematiche presenti sia a Marradi che a Palazzuolo”.
Giani: “da Musumeci attenzione per le aree Toscana che hanno subito danni”
“Le parole del Ministro della Protezione Civile Musumeci sulla prospettiva di integrare le aree di Toscana e Marche nella dichiarazione dello stato di emergenza sono coerenti ai colloqui che sono intercorsi col Ministero e rappresentano la giusta attenzione verso aree che hanno subito pesanti conseguenze per le forti precipitazioni della settimana scorsa”. Lo dichiara il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “In Toscana – ricorda Giani – i comuni coinvolti sono quelli che stanno nello spartiacque appenninico, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Marradi e San Godenzo. In queste zone l’acqua caduta è la stessa che ha determinato i gravissimi danni in Romagna, e i fiumi sono quelli che, più a valle, hanno prodotto ingenti danni, basti pensare al Lamone, a Marradi, al Santerno a Firenzuola o al Senio a Palazzuolo. Anche qui sono crollati ponti, sono cambiati i corsi dei fiumi: per fortuna i lavori fatti da Regione, Comuni, Consorzi di bonifica, hanno evitato il pericolo di esondazioni. In questi territori abbiamo inoltre potuto riscontrare un carico di quasi 200 frane”.
“La dichiarazione di emergenza nazionale – conclude il Presidente della Toscana – è importante perché ci consentirebbe di lavorare al ripristino con risorse che non possono avere a disposizione Regione ed enti locali. Ho trovato nel ministro disponibilità e comprensione. Mi auguro che il prossimo consiglio dei ministri possa allargare ai quattro Comuni toscani, come a quelli marchigiani coinvolti, lo stesso trattamento che lo stato di emergenza nazionale consente per l’Emilia Romagna”.