Nessun allarme “nube radioattiva” per la presunta esplosione del deposito di munizioni di uranio impoverito in Ucraina colpito dai russi. La notizia è stata diffusa dal capo del Consiglio di Sicurezza di Mosca, Nikolai Patrushev, secondo cui il deposito, sarebbe stato distrutto, il 13 maggio scorso, da un bombardamento. La stazione REMRAD ad altissima sensibilità, situata a Sgonico (Trieste), non ha registrato alcuna anomalia in termini di radioattività. Confrontando le rilevazioni effettuate il 12 e 17 maggio scorsi, non è stata infatti individuata nessuna variazione rispetto al fondo ambientale; in particolare, il livello di radioattività si è mantenuto nell’ordine di circa 200 µBq/m3 (minima Concentrazione Rilevabile – MDC).
Le simulazioni di dispersione atmosferica di questi giorni, inoltre, hanno evidenziato che i venti stanno soffiando proprio nella direzione di Trieste, per cui se nessuna anomalia è stata rilevata dalla stazione, tecnologicamente avanzata, si può ritenere che non sussistano motivi di preoccupazione. Tale conclusione è confermata dai canali internazionali di pronta notifica, che non segnalano anomalie dei livelli di radioattività in Europa. In qualità di Autorità nazionale indipendente di regolamentazione tecnica in materia di sicurezza nucleare e radioprotezione, ISIN è infatti punto di contatto nazionale per gli obblighi derivanti dal Trattato Euratom e svolge le attività di coordinamento tecnico della rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale (RESORAD).
L’Ispettorato ha inoltre recentemente rafforzato il proprio sistema di rilevazione, installando e avviando la prima stazione REMRAD ad altissima sensibilità, ospitata dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Sgonico (Trieste). La stazione rappresenta una evoluzione significativa della rete automatica dell’ISIN per il monitoraggio della radioattività ambientale e uno degli elementi di maggior spicco del sistema nazionale di allertamento e attivazione del Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari.