Nord Stream, Spiegel: “Aumentano le tracce che portano a Kiev”

Nelle indagini sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream, aumentano le tracce che conducono all'Ucraina
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Nelle indagini sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream, aumentano le tracce che conducono all’Ucraina. È quello che scrive der Spiegel, in un’anticipazione del numero del prossimo weekend, in cui si citano dettagli emersi dalle investigazioni dell’anticrimine federale tedesco. I metadati di una e-mail inviata al momento del noleggio della barca a vela “Andromeda”, presumibilmente utilizzata per trasportare gli esplosivi, porterebbero infatti all’Ucraina. Nella cabina dell’imbarcazione sono stati trovati resti di un esplosivo subacqueo, distribuiti su un’ampia superficie.

Si tratterebbe di octogene, una sostanza esplosiva ampiamente utilizzata nell’Occidente come nell’ex blocco orientale. Le tracce trovate dall’Ufficio federale dell’Anticrimine tedesco coincidono con le valutazioni di diversi servizi di intelligence, secondo i quali gli autori sarebbero da localizzare in Ucraina. Nel frattempo, ci si chiede se il crimine possa essere attribuibile a un commando incontrollato o ai servizi segreti ucraini, e in che misura eventualmente parti del governo ucraino possano essere state coinvolte. Le esplosioni su entrambi i gasdotti risalgono alla fine di settembre.

Ulteriori indizi che puntano in direzione dell’Ucraina sarebbero i proprietari ucraini di una società polacca che pare fosse coinvolta nel noleggio della barca. Inoltre, c’è una foto su documenti presumibilmente falsificati che porta a un profilo ucraino sui social media. Persone che hanno familiarità con la questione hanno recentemente espresso dubbi interni sul fatto che questa prova debba essere considerata una pista calda. La Procura federale non ha voluto commentare.

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