Onde gravitazionali, il rivelatore Ligo di nuovo in ascolto

Torna in ascolto delle onde gravitazionali il rivelatore americano Ligo, della National Science Foundation
MeteoWeb

Torna in ascolto delle onde gravitazionali il rivelatore americano Ligo, della National Science Foundation, e composto da due macchine: una nello Stato di Washington e l’altra in Louisiana. Non appena potenziati si uniranno a questa nuova fase di osservazioni il rivelatore giapponese Kagra, probabilmente tra un mese, e successivamente l’europeo Virgo che si trova in Italia, a Cascina (Pisa). Lo rende noto il California Institute of Technology. Parte così la quarta fase di osservazioni della durata prevista di 20 mesi, compresi i due necessari per i test.

Entrambi i rivelatori di Ligo hano adesso una sensibilità aumentata del 30% rispetto al passato e questo vuol dire che sono in grado di osservare una porzione più ampia dell’universo e di catturare un segnale ogni due o tre giorni. Dal punto di vista scientifico questo significa avere a disposizione una maggiore quantità di dati.

Attualmente la a collaborazione Virgo, che fa capo all’Osservatorio Gravitazionale Europeo fondato da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Consiglio nazionale delle ricerche francese ha deciso di posticipare l’avvio per capire la fonte del disturbo che sta limitando la sensibilità dello strumento: allo stato attuale, Virgo arriverebbe a rivelare la collisione di due stelle di neutroni fino a 100 milioni di anni luce dalla Terra, ma l’obiettivo è raddoppiare questa distanza.

“Negli ultimi due mesi abbiamo identificato diverse cause e abbiamo fatto progressi nella sensibilità, ma non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo stabilito”, osserva il coordinatore della collaborazione Virgo, Gianluca Gemme. “Siamo convinti che raggiungere la massima sensibilità del rivelatore sia il modo migliore per raggiungere il massimo del suo potenziale di scoperta.”

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