Orsa JJ4, buone notizie: il Tar di Trento sospende ancora l’abbattimento

"JJ4 è rinchiusa al Casteller e pertanto non può nuocere a nessuno"
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Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, in sede monocratica, ha sospeso, accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa, l’efficacia del decreto con cui il presidente della Provincia Maurizio Fugatti dispone l’abbattimento dell’orsa JJ4, considerata responsabile della morte del runner Andrea Papi e attualmente detenuta nel centro faunistico del Casteller.

Fino alla data della prossima udienza collegiale la Provincia non potrà dunque procedere all’abbattimento.

Il decreto di Fugatti – osservano le associazioni – non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell’Ambiente, contrario alla soppressione di JJ4, che ha istituito un “tavolo tecnico” per l’elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione. Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l’art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all’abbattimento“.

“JJ4 non può nuocere a nessuno”

Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, in sede monocratica, ha sospeso l’efficacia del decreto datato 27 aprile scorso con il quale il presidente della Provincia Maurizio Fugatti disponeva l’abbattimento dell’orsa JJ4, accogliendo il ricorso presentato dalla nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, insieme con altre associazioni. Fino alla data della prossima udienza collegiale, la Provincia non potrà dunque procedere all’abbattimento,” ha affermato l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della LEIDAA. “Siamo lieti che il Tar abbia dato uno stop all’ossessiva guerra di Fugatti nei confronti degli orsi del Trentino: Jj4 è rinchiusa al Casteller e pertanto non può nuocere a nessuno. Ricordiamo che il decreto di abbattimento che la giustizia amministrativa ha sospeso grazie al nostro ricorso è stato emanato in totale spregio della pronuncia del Ministero dell’Ambiente, che si è detto contrario all’uccisione dell’orsa e sta studiando il percorso per il suo trasferimento in un’area adeguata, e ignorando i sentimenti di amore e rispetto che l’Italia sta dimostrando nei confronti di Jj4 e dei suoi cuccioli. Mi auguro davvero che il presidente e la sua giunta ora la smettano di seminare paura e odio verso gli orsi del Trentino: non è questo il modo di gestire la vicenda. La narrazione degli orsi killer arreca un serio danno al turismo, cosa importante per l’economia della provincia di Trento“.

JJ4 è di nuovo salva

JJ4 è di nuovo salva, il Tar di Trento si è pronunciato a seguito del nuovo decreto presentato dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per uccidere la madre di tre cuccioli di cui tutti gli italiani parlano,” spiega in una nota LNDC Animal Protection. “Non contento di aver visto sospendere dal Tar di Trento le precedenti ordinanze di abbattimento, Fugatti ci ha provato di nuovo e ha emesso pochi giorni fa un nuovo decreto per uccidere JJ4 contro il quale LNDC Animal Protection si è scagliato immediatamente facendo nuovamente ricorso al Tar per chiederne la sospensione. La richiesta di LNDC Animal Protection è stata ascoltata“.

“Fugatti emette ordinanze di abbattimento e noi continuiamo a richiederne la sospensione. Ma lui continua a insistere”, dichiara la Presidente di LNDC Animal Protection, Piera Rosati“Continuiamo a chiederci perché vuole a tutti i costi uccidere JJ4. L’orsa è ormai rinchiusa al Casteller e non costituisce alcun pericolo. Inoltre la Provincia di Trento è in attesa di conoscere i pareri tecnici sul trasferimento all’estero dell’animale e sull’idoneità delle strutture. Quindi qual è davvero il problema? Cosa sta cercando di dimostrare andando contro l’intera Nazione che guarda con preoccupazione alla vicenda? Pensa davvero così di conquistare il suo elettorato in vista delle elezioni di ottobre? Noi continuiamo a difendere tutti gli orsi trentini e non molleremo la presa finché non sapremo che sono al sicuro e che il progetto Life Ursus sarà gestito come avrebbe sempre dovuto essere”.

Negli anni sono stati commessi troppi errori che gli orsi hanno pagato a caro prezzo,” prosegue la nota. “LNDC Animal Protection non è rimasta a guardare e si è sempre battuta per salvare la vita degli orsi, caso dopo caso. L’Associazione negli ultimi anni ha intrapreso molte azioni legali a tutela degli orsi trentini. Ha seguito tutte le precedenti vicende giudiziarie che hanno riguardato JJ4 e in passato ha combattuto anche per evitare la prigione a vita per M49, purtroppo ancora detenuta al Casteller. Ha inoltre promosso il ricorso che ha portato all’annullamento definitivo, ad opera del Consiglio di Stato, delle “linee guida” emanate dalla Provincia autonoma di Trento, ad integrazione del PACOBACE, che prevedevano l’abbattimento tout court di ogni esemplare giudicato “problematico”.

Il Presidente ha chiaramente affermato che non si può ricorrere all’abbattimento se vi è la possibilità di trasferimento dell’orsa in altre strutture e ha ordinato alla PAT e anche al Ministero dell’Ambiente di depositare entro il giorno 11 maggio tutta la documentazione utile per fare questo tipo di valutazione – affermano gli avvocati Michele Pezone e Paolo Letrari, che hanno curato il ricorso della LNDC – Inoltre il Presidente ha finalmente chiarito un concetto fondamentale, e cioè che non si può gestire il mantenimento numerico degli orsi a colpi di ordinanze contingibili o di decreti di abbattimento, perché questa è una pratica contro legge. Il 25 maggio si terrà l’udienza collegiale innanzi al TAR di Trento, nella quale insisteremo per la definitiva conferma del provvedimento di sospensione”.

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