Eni ha avviato oggi, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, le operazioni di trasbordo del primo cargo di GNL nel nuovo terminale Snam di rigassificazione di Piombino, che ha una capacità complessiva di trattamento di 5 miliardi di metri cubi all’anno, pari al 7% del fabbisogno italiano. Il carico, si legge in una nota, è stato prodotto nell’impianto di liquefazione di Damietta, in Egitto, uno dei siti di approvvigionamento di GNL su cui Eni ha investito con l’obiettivo strategico di accrescere il portafoglio integrato di gas liquefatto.
Eni ha acquisito capacità di rigassificazione nel terminale di Piombino nell’ambito della strategia di diversificazione delle forniture di GNL verso l’Italia attraverso il gas di propria produzione internazionale, facendo leva sulle consolidate relazioni con i Paesi produttori in cui Eni opera e sull’approccio di sviluppo fast-track dei progetti aumentando i volumi di gas disponibili da Algeria, Libia e Italia e incrementando i carichi di GNL da Egitto, Congo, Qatar, Angola, Nigeria, Indonesia e Mozambico. Così facendo Eni sarà in grado di garantire le forniture di gas ai propri clienti attraverso un portafoglio maggiormente diversificato che prevede una crescita del GNL contrattualizzato a oltre 18 MTPA entro il 2026, il doppio rispetto al 2022, confermandone il ruolo di fonte energetica affidabile, a sostegno della sicurezza degli approvvigionamenti e in accompagnamento alla transizione energetica. La nuova capacità di rigassificazione contribuirà a implementare il piano Eni di completa sostituzione del gas russo al 2024-2025 e ad aumentare la disponibilità di gas per il Paese con potenziale beneficio in termini di prezzi e competitività del sistema economico industriale italiano.
Gas, Venier (Snam): “la fase prova a Piombino durerà venti giorni”
“Quella di oggi è una tappa importante, quanto quando arrivò la Golar Tundra. Siamo alla conclusione della fase di prova, che durerà circa 20 giorni, siamo alla soglia dell’avvio operativo”. Lo ha detto Stefano Venir, amministratore delegato di Snam, parlando dei test di rigassificazione in corso a Piombino. “Questa nave con la sua attività renderà disponibili già due miliardi quest’anno e cinque miliardi l’anno prossimo di gas, pari il 10% dei consumi nazionali. Il progetto è stato realizzato in un tempo brevissimo, circa 6 mesi. Un’opera così importante ha coinvolto 450 lavoratori e 150 imprese, per investimenti in questa parte di territorio per 120 milioni di euro. È un’opera che sarà essenziale – ha detto ancora Venier – per la diversificazione delle fonti e la sicurezza del sistema italiano“.
La Golar Tundra, nave rigassificatrice di Snam acquistata dalla società a giugno dello scorso anno, avvierà le operazioni commerciali entro fine maggio, a valle di questa fase di test, e resterà ormeggiata nel porto di Piombino per 3 anni a partire dalla data di inizio delle operazioni commerciali. Snam sta effettuando le opportune analisi e verifiche per identificare un nuovo sito per la Golar Tundra dopo questi 3 anni ed ha chiesto una proroga al Commissario Giani che l’ha concessa fino al 26 giugno.
Snam metterà in funzione un altro rigassificatore galleggiante, la nave BW Singapore, gemella della Golar Tundra che sarà ormeggiata su una piattaforma offshore al largo di Ravenna, con una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi all’anno che entrerà in funzione alla fine del 2024.
Pichetto: “il rigassificatore è un grande servizio per il Paese”
“Questa nave è un grande servizio per il Paese, lo sarà la gemella prevista nel Mar Adriatico nel 2024, con l’obiettivo di dare sicurezza sulle forniture ai cittadini e migliorare la nostra capacità di contrattare a livello mondiale. Il governo mantiene tutti gli impegni assunti e negli impegni c’è il ripartire con la industrializzazione previa bonifica dell’area. È una grande area che deve avere un nuovo futuro“. A dirlo è il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di una conferenza stampa per l’arrivo della prima nave metaniera al porto di Piombino. “Oggi probabilmente – sottolinea Pichetto – passa in secondo piano la grande necessità energetica nel momento della decisione del rigassificatore, dall’altra parte è molto importante creare quell’indipendenza, quella sicurezza energetica per il Paese con un cambio geopolitico”.
Per la nave rigassificatrice Golar Tundra “ho firmato il decreto per l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), è tutto a posto Mi pare che il 27 di aprile sia terminata la procedura e dopo qualche giorno mi è arrivata sul tavolo per la firma. È la normalità“, ha aggiunto Pichetto.
Il sindaco di Piombino ribadisce il no all’impianto
Il Ministro all’Ambiente Pichetto Fratin, presente a Piombino (Livorno) per l’inizio dei test sulla nave rigassificatrice, ha voluto incontrare il sindaco Francesco Ferrari in Palazzo comunale, e l’incontro, spiega il primo cittadino in una nota, “è stato l’occasione per ribadire personalmente al Ministro la posizione di totale contrarietà al rigassificatore in un contesto, peraltro, nel quale il Comitato tecnico regionale non ha ancora espresso il proprio parere definitivo sulla sicurezza dell’impianto. Voglio ricordare che c’è un procedimento in corso che vedrà il Tar pronunciarsi il prossimo 5 luglio”. Ferrari, espressione FdI, sottolinea che “con il Ministro abbiamo però affrontato soprattutto molte delle problematiche ambientali della città e le conseguenti azioni necessarie a risolverle. Ritengo che solo una collaborazione attiva possa produrre atti e progetti concreti in risposta alle criticità di questo territorio. Sono convinto che, ascoltando i nostri bisogni ed agendo concretamente per dar loro risposta, il governo possa dimostrare di essere diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto”.