In fondo al mare al largo della costa siciliana, durante il rilevamento del fondale con l’ausilio di un radar side-looking, è stato rinvenuto nelle scorse ore il relitto di un bombardiere. In questa zona, il 14 agosto 1942, un bombardiere italiano Savoia-Marchetti SM.79 fu abbattuto dai caccia britannici.
Il Savoia-Marchetti SM.79 era il fiore all’occhiello della Regia Aeronautica italiana: entrato in servizio nel 1936, tra 1937 e 1939 era il migliore al mondo tanto che stabilì ben 26 diversi record mondiali. Per un lungo periodo è stato il più veloce bombardiere medio del mondo. Dietro l’abitacolo ospitava una mitragliatrice da 12,7 e il relativo armiere. Rimase in servizio fino al 1950 e ne furono realizzati un numero enorme, circa 1.300 esemplari.
Con questo bombardiere, l’Italia provava a contrastare l’operazione navale alleata “Pedestal” che nell’agosto nel 1942 vedeva un’imponente offensiva di convogli britannici diretti verso la Sicilia. Contro le navi inglesi, l’Italia si difendeva appunto con i SIAI-Marchetti S.M.79, anche con grande successo. Proprio nel contesto di questa battaglia, il bombardiere ritrovato stamani nelle acque siciliane venne abbattuto dalla contraerei degli alleati..