Siccità nei Pirenei orientali: saranno vietate anche le docce in spiaggia

La prefettura dei Pirenei orientali ha deciso altre misure restrittive per la siccità storica, come il divieto dell'irrigazione degli orti, dei prati, ma anche il divieto delle docce in spiaggia
MeteoWeb

Le misure per la siccità nei Pirenei orientali continuano. La prefettura dei Pyrénées-Orientales dopo aver annunciato il massimo livello di allerta per la situazione di “crisi”, a causa della storica siccità che colpisce questo territorio che si estende dai Pirenei alla costa mediterranea, ha rafforzato le restrizioni sull’irrigazione agricola e ha vietato il riempimento delle piscine e l’uso delle terme, misure che entreranno in vigore mercoledì.

Secondo i servizi statali, i Pirenei Orientali sono l’area più caratterizzata dalla siccità, con un “deficit di precipitazioni che rimane molto eccezionale (tra il -60 e il 65% negli ultimi 12 mesi)“. Le restrizioni, ordinate per il momento fino al 13 giugno, riguardano i bacini idrografici dell’Agly e del Têt, i due principali fiumi del Rossiglione, dove si concentra l’attività agricola, nonché le falde dell’Aspres, una zona montuosa, e la costa mediterranea, dove si trovano le località balneari di Argelès-sur-mer, Collioure o Canet-en-Roussillon.

Sulle spiagge sarà vietato il funzionamento delle docce. La prefettura sottolinea che la decisione era inevitabile, “essendo la riduzione dei prelievi d’acqua destinata a garantire, fino alla fine dell’estate, gli usi prioritari dell’acqua“, in particolare l’accesso all’acqua potabile e la sicurezza antincendio. Il comunicato stampa del prefetto sottolinea “un’equa ripartizione dello sforzo tra tutti gli usi: agricoltura, altre attività economiche, vita quotidiana, flussi fluviali” e “uno sforzo collettivo“. Sono vietati l’irrigazione di orti, spazi verdi e il riempimento di piscine private, utilizzando l’acqua della rete; mercoledì è prevista una riunione dell’unità di crisi presso la prefettura.

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