“Reputo che lo sforzo da fare sia duplice: da una parte supportare le aziende Old space a innovarsi e a diventare più competitive sul mercato internazionale; dall’altra aiutare anche la potenziale crescita di nuove aziende”, ha affermato l’astronauta della European Space Agency (Esa) Samantha Cristoforetti, in un’intervista rilasciata alla rivista Airpress e pubblicata da Formiche.net.
“I giovani imprenditori infatti, a fronte di un maggiore interesse da parte istituzionale, sono più motivati ad alzare l’asticella del loro livello di ambizione, in un meccanismo virtuoso di crescita organica. In tale scenario uno degli aspetti più critici riguarderà lo sviluppo delle capacità infrastrutturali, quelle che permettono di creare nuove opportunità di business nell’orbita bassa, e in prospettiva sinergie economiche in cui tutto un tessuto di aziende spaziali, anche quelle con business di nicchia e più particolari, può crescere. Per realizzare tutto ciò serve un importante investimento a livello pubblico e privato-industriale per creare capacità competitive”, ha proseguito Cristoforetti.
“L’obiettivo è diventare dei partner di maggior peso, così che attraverso gli investimenti europei si promuova concretamente il lavoro delle aziende del Vecchio continente e non l’industria altrui. Il primo step naturale è lo sviluppo di un veicolo cargo”.