Un asteroide binario “potenzialmente pericoloso” si sta avvicinando alla Terra, è grande quanto il Burj Khalifa

Soprannominato 1994 XD, si stima che il sasso spaziale sia grande quanto il Burj Khalifa di Dubai, l'edificio più alto della Terra
MeteoWeb

Un asteroide “potenzialmente pericoloso” delle dimensioni di un grattacielo sfreccerà in sicurezza “vicino” alla Terra, arrivando a circa 3,1 milioni di km dal nostro pianeta, circa 8 volte la distanza media tra la Terra e la Luna, secondo quanto riporta la NASA. Soprannominato 1994 XD, si stima che il sasso spaziale abbia un diametro compreso tra 370 e 830 metri, il che lo rende grande quanto il Burj Khalifa di Dubai, l’edificio più alto della Terra. Osservazioni precedenti hanno mostrato che si tratta di un asteroide binario, composto da un grande asteroide con una “luna” più piccola che gli orbita attorno.

Se desiderate vedere il passaggio (minima distanza il 12 giugno alle 00:53 UTC, 02:53 ora italiana), è possibile seguirlo grazie al live streaming del Virtual Telescope Project, a cura di Gianluca Masi, che trasmetterà le immagini del flyby a partire dalla mezzanotte del 12 giugno, ora italiana.

asteroide 11 12 giugno

Anche se la roccia spaziale vagante mancherà di molto il nostro pianeta, la NASA lo classifica comunque come asteroide “potenzialmente pericoloso”, date le sue dimensioni e la relativa vicinanza alla Terra. Qualsiasi oggetto di diametro superiore a 140 metri che orbita entro 7,48 milioni di km dalla Terra, o circa 20 volte la distanza media tra la Terra e la luna, è considerato “potenzialmente pericoloso”, in quanto una modifica inaspettata dell’orbita di un tale oggetto potrebbe mandarlo in rotta di collisione con il nostro pianeta.

Fortunatamente, i calcoli della NASA mostrano che nessun asteroide conosciuto è attualmente un rischio per la Terra per almeno 100 anni. Se un grande asteroide un giorno dovesse rappresentare una minaccia diretta per il nostro pianeta, gli astronomi stanno già lavorando su metodi per contrastarlo. E’, ad esempio, ciò che ha portato alla recente missione DART (Double Asteroid Redirection Test) della NASA, che ha intenzionalmente fatto schiantare un veicolo contro un asteroide per alterarne la velocità orbitale. La missione non ha distrutto completamente il suo obiettivo, ma ha dimostrato che gli “attacchi frontali” sono in grado di modificare i parametri orbitali di una roccia spaziale in modi significativi.

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