In Bangladesh sono state chiuse migliaia di scuole mentre il Paese affronta l’ondata di caldo più lunga degli ultimi 50 anni, con interruzioni di corrente diffuse che non fanno che aggravare la situazione. Le temperature nella capitale della nazione dell’Asia meridionale, Dacca, sono salite a circa +40°C. “Non abbiamo mai visto un’ondata di caldo così prolungata dall’indipendenza del Bangladesh nel 1971,” ha detto Bazlur Rashid, un alto funzionario del Dipartimento meteorologico del Bangladesh. Decine di migliaia di scuole elementari sono state chiuse dal governo e la produzione di elettricità è stata drasticamente ridotta, anche se la domanda di condizionatori d’aria e ventilatori è aumentata.
Lunedì il Paese è stato costretto a sospendere le operazioni della sua più grande centrale elettrica perché il governo non era in grado di permettersi il carbone per alimentarla. Altri impianti non sono riusciti a soddisfare la domanda, portando a blackout di ore. Le interruzioni di corrente in alcuni distretti rurali si estendono tra le 6 e le 10 ore al giorno, hanno riferito funzionari della compagnia elettrica statale.
L’ondata di caldo è iniziata ad aprile e si è protratta fino all’inizio di maggio prima di attenuarsi, per poi riprendere alla fine del mese scorso, con la previsione secondo cui la colonnina di mercurio sarebbe rimasta alta fino alla fine della settimana.
“Ogni estate, il Bangladesh affronta ondate di caldo, ma quella di quest’anno è insolita,” ha dichiarati Rashid ad AFP. “In passato, le ondate di caldo avvenivano solo per pochi giorni o una settimana, ma quest’anno sono continuate per due settimane e più“. “Le ondata di caldo in passato colpivano solo alcune parti del Paese, quest’anno sono molto estese e si sono diffuse in quasi tutte le parti del Paese“.
Secondo Rashid l’ondata di caldo si placherà quando arriveranno le piogge monsoniche, a metà giugno, mentre il governo ha affermato che la produzione di energia aumenterà in due settimane una volta che arriveranno le importazioni di carburante.