Un crollo di circa 3°C rispetto rispetto alla 1ª decade dello scorso anno, una differenza “troppo forte e fuori dalla norma“. A fare il bilancio della prima decade del mese in corso è Paolo Ernani, meteorologo, ex colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana, ex previsore TG3 Nazionale e Linea Verde di RAI 1. L’analisi termica di questi primi 10 giorni di giugno “non ci lascia perplessi, anche se è comunque notevole la differenza di questi (10 giorni) rispetto all’analogo periodo dello scarso anno,” afferma il meteorologo. La variazione termica dei 2 analoghi periodi “segna infatti un bel –3,10°C, un’enormità. Per completezza il valore termico di questa primi giorni di giugno ha registrato il valore di 20,14°C, mentre l’analogo periodo del 2022 ha segnato una temperatura media giornaliera di 23,24°C“. Tale differenza “è troppo forte, molto fuori dalla norma. Noi ci attendiamo, nel susseguirsi dei giorni, una inevitabile correzione dei valori termici, anche sostanziale. Le proiezioni dei 2 principali modelli però, non evidenziano figure anticicloniche di particolari intensità“.
“Forse la svolta, il rialzo termico di compensazione va relegato nella 3 decade di giugno? Siamo dell’avviso che la svolta ci sarà, ma giugno 2023 corre il rischio di inserirsi, forse, nella Top 4 dei mesi più freddi. Vedremo,” conclude Ernani.