Codice della strada, Salvini: ritiro della patente per chi guida sotto effetto della droga

In merito alle prossime misure che Salvini intende apportare al Codice della strada, vi è la promessa di "tolleranza zero" per chi guida sotto effetto della droga o distratto dal cellulare
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Come si può leggere in un recente articolo sul Corriere.it ministro dei Trasporti Matteo Salvini sta per apportare importanti modifiche al Codice della Strada. “Tolleranza zero” da parte di Matteo Salvini che, spiegano fonti del Mit, in vista del Cdm di giovedì, sta lavorando ad alcune misure previste nel ddl. Tra queste, la sospensione della patente per chi viene fermato dopo aver assunto droghe, per chi è sorpreso alla guida col cellulare, contromano e per tutti comportamenti che generano statisticamente alta incidentalità. Inoltre, un’altra misura sarà il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida e l’obbligo dell’alcolock (un etilometro montato sull’auto) per gli ubriachi recidivi.

Salvini ha dichiarato: “L’educazione stradale al primo posto” Intervenendo all’Ance, Salvini ha presentato il nuovo Codice della Strada sostenendo: “Abbiamo messo l’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzione pesante per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita per la patente per i recidivi, che uccidono, ormai capita troppo spesso, guidando drogati o ubriachi. Io mi fido però, però...”.

La reazione di Codacons riguardo alle prossime nuove misure del Codice della Strada

Come si legge sul Corriere.it, Codacons ha accolto con favore il nuovo Codice della Strada che sarà presentato al Consiglio dei ministri. “Appoggiamo la stretta in tema di sicurezza stradale e qualsiasi misura tesa a sospendere la patente a chi mette a rischio la propria vita e quella altrui attraverso comportamenti pericolosi alla guida. – ha spiegato il presidente Carlo RienziCrediamo tuttavia che la patente debba essere ritirata a vita a quei soggetti che guidano sotto effetto di alcol o droghe, e a chi usa il cellullare alla guida per realizzare video e contenuti da pubblicare sui social network, comportamenti sempre più diffusi tra i giovani come purtroppo dimostra la tragedia di Casal Palocco”.

Rienzi ha continuato: “Riteniamo poi particolarmente importanti le novità sui monopattini, considerato che da anni il Codacons chiede l’obbligo di casco, targa e assicurazioni per chi guida tali mezzi, sempre più spesso coinvolti in incidenti anche gravi – ha proseguito RienziIl governo deve però adoperarsi per incrementare la presenza delle forze dell’ordine lungo le strade, perché senza un aumento dei controlli qualsiasi misura di inasprimento delle sanzioni sarà del tutto inutile“.

I rischi di aumentare i limiti della velocità

Come si può evincere, leggendo l’articolo di Corriere.it, rispetto alla proposta del ministro de Trasporti, il presidente dell’Asaps, associazione amici e sostenitori della Polizia stradale, Giordano Biserni, però mette in guardia: “Siamo l’unico Paese in Europa che aumenta i limiti di velocità in questa epoca invece di diminuirli. Siamo contrari a questa proposta che ci sembra contraddittoria rispetto alla riforma del codice della strada interpretato in chiave di sicurezza. Aumentare i limiti comporta maggiore consumo di carburante e inquinamento e soprattutto più incidenti, i vantaggi rispetto ai rischi sono risibili”.

“Il guadagno di tempo nel poter viaggiare fino a 150 km/h sull’autostrada è trascurabile: nel caso del tratto Rimini-Milano sarebbe di 17/18 minuti, neppure il tempo di un aperitivo. Con il nuovo limite si potrebbe raggiungere una media di 157 km/h senza ricorrere in sanzione e cavarsela con circa 173 euro di multa e appena 3 punti della patente in meno viaggiando a una media di 200km/h. Penso sia molto pericoloso“, ha concluso il presidente dell’Asaps.

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