Il trasferimento di DNA da specie affini nel genoma delle volpi nordafricane (un processo noto come introgressione) ha contribuito al loro adattamento alla vita nel deserto del Sahara, secondo uno studio pubblicato su Nature Ecology & Evolution. I risultati rivelano meccanismi genetici e fisiologici che rendono possibile la vita in questo ambiente caldo e arido. Le volpi del genere Vulpes comprendono specie adattate al deserto come la volpe di Rueppell (Vulpes rueppellii) e la volpe fennec (Vulpes zerda) che vivono nel deserto del Sahara, il più grande deserto caldo del pianeta.
A differenza delle specie che vivono in aree con disponibilità d’acqua, la volpe di Rueppell e la volpe fennec perdono poca acqua attraverso la pelle o il respiro, e la volpe fennec è in grado di trattenere l’acqua nei reni. Il parente più prossimo della volpe di Rueppell, la volpe rossa (Vulpes vulpes), occupa una varietà di habitat nell’emisfero settentrionale e, nonostante le diverse ecologie, le due specie si sovrappongono ai margini settentrionali del Sahara.
Il genoma delle volpi
I ricercatori hanno combinato approcci genomici e fisiologici per studiare i meccanismi di adattamento al deserto del Sahara, estremamente caldo. Gli autori hanno sequenziato i genomi interi di 82 individui di quattro specie di volpi (V. rueppellii, V. vulpes, V. zerda e la volpe pallida, Vulpes pallida) che hanno colonizzato il deserto del Sahara in tempi diversi. Hanno identificato una regione genomica condivisa tra la volpe di Rueppell e una specie affine al fennec, che comprende geni associati alla concentrazione di urina in condizioni di deprivazione idrica, selezionati nell’ambiente desertico.
E’ stata identificata anche una regione della volpe di Rueppell introdotta nei genomi delle volpi rosse che si sono recentemente espanse in Nord Africa. Infine, confrontando i parametri fisiologici nel sangue e nelle urine tra gli specialisti del deserto (volpi di Rueppell e fennec) e le volpi rosse del Nord Africa e dell’Eurasia, gli autori hanno quindi dimostrato che gli specialisti del deserto hanno una maggiore capacità di trattenere l’acqua in condizioni di disidratazione.
Ciò è coerente con le firme della selezione nei geni che hanno un ruolo nella perdita di acqua non renale e nella produzione di calore.
Secondo gli autori la variazione genetica condivisa tra le specie di volpi che vivono nel deserto contribuisce all’adattamento ad ambienti mutevoli, come quelli ai margini dei deserti.