Decreto siccità: la Camera conferma la fiducia

La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto Siccità con 195 voti a favore, 119 contrari e tre astenuti
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L’Aula della Camera ha votato la fiducia posta dal governo sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 14 aprile 2023, n. 39, recante disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche. I voti a favore sono 195, i contrari 119 e 3 astenuti. Tra le misure introdotte dal testo, oltre alla cabina di regia affidata alla guida del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ci sono anche il commissario straordinario, un osservatorio permanente in ogni autorità di bacino, un fondo per gli invasi e multe molto più care per le estrazioni illecite di acqua. Ecco le principali misure.

CABINA DI REGIA – Ha il compito di effettuare una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte, nel breve termine, alla crisi idrica e, tra queste, quelle suscettibili di essere realizzate da parte del Commissario straordinario nazionale. Nel caso di ritardi o di altre criticità nella realizzazione di singoli interventi infrastrutturali del settore idrico, la Cabina attiva procedure volte a superare i ritardi o le criticità emerse e può anche nominare singoli commissari ad acta.

COMMISSARIO – Il Commissario potrà adottare interventi urgenti e resterà in carica fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di proroga fino alla fine del 2024. Eserciterà le sue funzioni sull’intero territorio nazionale, sulla base dei dati degli osservatori distrettuali permanenti. In via d’urgenza, sarà sua la realizzazione degli interventi di cui sarà incaricato dalla Cabina di regia. Per farlo, opererà in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale (nel rispetto della Costituzione, dei principi generali dell’ordinamento giuridico e delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea). Svolgerà anche altre funzioni, tra le quali la regolazione dei volumi e delle portate degli invasi, la verifica e il coordinamento dell’adozione, da parte delle regioni, delle misure previste per razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi, la verifica e il monitoraggio dell’iter autorizzativo dei progetti di gestione degli invasi finalizzati alle operazioni di sghiaiamento e sfangamento, l’individuazione delle dighe per le quali risulta necessaria e urgente l’adozione di interventi per la rimozione dei sedimenti accumulati nei serbatoi, la ricognizione degli invasi fuori esercizio temporaneo da finanziare nell’ambito delle risorse del Fondo per il miglioramento della sicurezza e la gestione degli invasi. Inoltre, nel caso perdurasse l’inerzia nella realizzazione degli interventi e delle misure elencate da parte dei soggetti responsabili, potrà essere indicato dal presidente del Consiglio dei ministri, dopo delibera del Cdm e sentito il soggetto inadempiente, al fine di adottare, in via sostitutiva, gli atti o i provvedimenti necessari o di eseguire i progetti e gli interventi.

SEMPLIFICAZIONI – Sono previsti: un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche che rinvia al modello PNRR, l’aumento dei volumi utili degli invasi; la possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro un volume massimo stabilito, il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo e l’introduzione di notevoli semplificazioni nella realizzazione degli impianti di desalinizzazione. Questi ultimi, o almeno per quelli di capacità pari o superiore a 200 litri al secondo, saranno sottoposti a verifica di assoggettabilità a Via, la valutazione di impatto ambientale.

FONDI – Per gli invasi, la sicurezza e la gestione, ci sarà un fondo ad hoc nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, destinato alla realizzazione delle operazioni di sghiaiamento e sfangamento delle dighe.

ACQUE REFLUE – A scopo di irrigazione, le Regioni potranno dare l’ok anche all’uso di acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione già in esercizio, fino al 31 dicembre 2023.

MONITORAGGIO – Presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale è istituito un osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici, che supporterà per il governo integrato delle risorse idriche e cura la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all’uso della risorsa nel distretto idrografico di riferimento, compresi il riuso delle acque reflue, i trasferimenti di risorsa e i volumi eventualmente derivanti dalla desalinizzazione, i fabbisogni dei vari settori d’impiego, con riferimento alle risorse superficiali e sotterranee.

MUTUI – Mutui e finanziamenti sospesi per i concessionari di piccole derivazioni a scopo idroelettrico fra l’1 maggio 2023 e il 31 ottobre 2023 e senza oneri aggiuntivi.

SANZIONI – Multe molto più salate in caso di estrazione illecita di acqua: salgono da una forbice di 4mila-40mila euro a una di 8mila-50mila euro. Per gli inadempimenti nell’ambito delle attività di esercizio e manutenzione delle dighe, passano da 400 a 2mila euro a 2mila e 10mila euro.

On. Brambilla: “primo passo per una nuova politica di gestione del territorio”

Considero l’approvazione del Dl siccità il primo passo verso una nuova politica di gestione del territorio, con una governance più efficiente e obiettivi lungimiranti. Fino ad oggi l’acqua è stata gestita come se fosse una risorsa inesauribile. Non è così: siccità ed eccessiva piovosità sono due facce della stessa medaglia, sono eventi estremi che mettono in evidenza il grave dissesto del suolo e la sua fragilità. Dal Dl siccità comincia, in concreto, il processo di adattamento ai mutamenti climatici che impegnerà il Paese per i decenni a venire”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’ambiente, commenta il voto di fiducia sul decreto siccità.

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