“Il connubio tra radici antiche e modernità tecnologica” è quello che “ha ispirato il nostro progetto. Crediamo che, fin dai suoi esordi, l’Expo sia sempre stata molto più di un’esposizione mondiale: è la storia di un’epoca e il disegno immaginario della prossima. Expo traccia una rotta e Roma intende fare altrettanto. ‘Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione’ è il tema dell’Expo di Roma, con al centro le persone e i loro diritti, integrandosi con l’ambiente che le circonda. Sostenibilità, partenariati duraturi tra le nazioni, cooperazione responsabile e inclusiva con i più vulnerabili, un’ambiziosa eredità di progresso per la comunità internazionale. Questi sono i capisaldi del nostro progetto. Per questo dovresti scegliere Roma!” Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’assemblea del Bie a sostegno della candidatura di Roma come sede di Expo 2030.
“Proponiamo a tutti i nostri partner – ha aggiunto – di dimostrare insieme che è possibile costruire progetti su larga scala senza rovinare il territorio. Per questo il nostro sito espositivo sarà innovativo e completamente sostenibile: sarà il più grande parco solare mai realizzato in una città. Ogni padiglione produrrà energia pulita immettendola nella rete comune. Proponiamo che le nazioni lavorino insieme su progetti concreti fino al 2030, per dimostrare come la comunità internazionale può crescere lavorando insieme nell’interesse collettivo. Mi riferisco a partnership durature e sostenibili. A Roma ogni nazione troverà il proprio spazio, da pari tra pari, e avrà la possibilità di mettere in mostra la propria identità. Non importa quanto grande o piccolo tu possa essere, a Roma sappiamo che tutti hanno qualcosa di unico da offrire e vogliamo che contribuiscano in condizioni di parità. A nostro avviso, questa è l’essenza di una cooperazione responsabile e inclusiva. Per questo siamo pronti ad attivarci per garantire pari opportunità, anche dal punto di vista economico, per la partecipazione più ampia possibile alla nostra Expo Mondiale”.
Meloni ha anche annunciato che, in caso di vittoria, l’Expo di Roma “non si concluderà dopo i suoi sei mesi di esposizione. I padiglioni rimarranno a disposizione di tutte le Nazioni che ne faranno richiesta, per consentire loro di mantenere una propria rappresentazione, di istituire centri di ricerca e tecnologia, di conservare uno spiraglio di dialogo. La nostra eredità, l’eredità dell’Esposizione Universale in Italia, mira a costruire un percorso di progresso per la comunità internazionale; per mostrare che i nostri obiettivi per il millennio possono essere raggiunti, che non sono solo parole e che il rapporto tra le persone e il loro ambiente può essere davvero migliorato lavorando insieme. Scegliere di ospitare l’Expo 2030 a Roma significa scegliere tutto questo. Scegliete Roma, portiamo insieme la storia nel futuro“, ha detto il Premier.
Meloni: “Roma città universale e prima megalopoli della storia”
“Sono davvero onorata di essere qui oggi per comunicarvi quanto l’Italia, gli italiani – tutti noi – crediamo nella candidatura di Roma ad ospitare l’Expo 2030. È una sfida che la nostra nazione, a tutti i livelli, sta portando avanti con grande entusiasmo. Sono entusiasta – ha aggiunto Meloni – di essere qui per parlarvi di Roma. La città eterna, la Capitale d’Italia, la città dove sono nata. Una parte fondamentale della mia radicata identità. L’identità è davvero la cosa più preziosa che appartiene a ciascuno di noi. Per questo motivo, e per molti altri, spero di riuscire in questo difficile ed entusiasmante compito che ho oggi: convincervi. Per convincervi a scegliere l’Italia, Roma, per ospitare l’Esposizione Universale del 2030″.
“Potrei parlare di ciò che Roma ha rappresentato in passato e di ciò che rappresenta oggi. Potrei dirvi che è la città universale per eccellenza, la prima megalopoli della storia, che ha vissuto e continua a vivere rigenerandosi costantemente”, ha continuato il Premier Meloni. “Potrei ricordarvi che Roma è la capitale del dialogo tra le grandi religioni monoteiste; che ospita decine di organizzazioni internazionali; che è una città globale e lo è stata per migliaia di anni. Potrei ribadire che è una capitale della cultura, uno dei più grandi poli universitari del mondo e sede della più grande università d’Europa, nonché di centri di ricerca e tecnologia all’avanguardia. Una città dal cuore antico, che batte al ritmo della storia, una storia di cui è stata ed è protagonista assoluta”, ha aggiunto.
Cristoforetti: “l’eredità che immaginiamo è un cammino di progresso”
L’eredità che immaginiamo è un cammino di progresso. Lo ha detto Samantha Cristoforetti alla presentazione al Bureau International des Expositions (Bie), a Parigi, della candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030. “Condividere, includere è nel nostro DNA di italiani. Questa è l’eredità che immaginiamo“, ha detto Cristoforetti.