L’attivista ambientalista svedese Greta Thunberg ha chiesto oggi scrivendo un post su Twitter che la Russia sia ritenuta responsabile per la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, che ha descritto come un ecocidio.
“Questo ecocidio è la continuazione dell’invasione ingiustificata della Russia in Ucraina e l’ennesima atrocità che lascia il mondo senza parole: la Russia deve essere ritenuta responsabile dei suoi crimini“, ha scritto Greta sul suo account Twitter.
Il discorso di Zelensky
A sua volta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su Twitter: “Il disastro causato dall’uomo alla centrale idroelettrica di Kakhovka non è un disastro naturale o una manifestazione della crisi climatica. Questo disastro è Putin“. Zelensky ha pubblicato il suo discorso all’incontro di eco-attivisti ed esperti internazionali a cui ha partecipato anche Greta Thunberg: “Sono grato a ciascuno di voi per la vostra preoccupazione e il sincero desiderio di aiutare. L‘ecocidio è una minaccia per tutti”, ha affermato. “Per questo motivo abbiamo istituito un gruppo di lavoro internazionale di alto livello sui crimini ambientali della Russia. Questo gruppo consoliderà gli sforzi del mondo per portare la Russia alla responsabilità dell’ecocidio in Ucraina. Il numero di ecosistemi che sono stati distrutti o spinti sull’orlo dell’estinzione da questo ultimo atto terroristico russo è già misurato in migliaia“, ha sottolineato Zelensky. “L’anno scorso abbiamo messo in guardia contro gli occupanti che minavano la diga e altre strutture dell’impianto. Ora le truppe russe stanno bombardando le aree dove è in corso l’evacuazione. Ovviamente, è la Russia che è interessata al disastro”, ha aggiunto il presidente ucraino, chiedendo agli esperti di “esortare i leader, gli stati e le organizzazioni internazionali ad agire“.