L’Istat ha reso noti i dati territoriali dell’inflazione di maggio, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti. In testa alla graduatoria, Milano dove l’inflazione tendenziale pari a +7,9%, pur essendo appena sopra la media nazionale pari al 7,6%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 2.145 euro per una famiglia media. Medaglia d’argento per Genova, la città che ha il record dell’inflazione, +9,5%, e un incremento di spesa annuo pari a 2.071 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano che con +7,7% ha una spesa supplementare pari a 2.046 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto un ex aequo, Siena e Grosseto, +8,7% e una stangata pari a 1.961 euro per entrambe. Seguono Firenze (+8,4%, +1.959 euro), Ravenna (+8,1%, +1.957 euro), all’ottavo posto Mantova (+7,7%, +1.955 euro), poi Varese (+7,4%, +1.951 euro). Chiude la top ten Bologna (+7,8%, +1.946 euro).
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa è ancora una volta Potenza, con l’inflazione più bassa del Paese (+5%) e dove in media si spendono “solo” 987 euro in più all’anno. Al 2° posto Catanzaro (+6%, +1.121 euro). Medaglia di bronzo Reggio Calabria (+6,3%, +1.177 euro). Seguono, nella classifica delle risparmiose, Campobasso (+6,9%, +1.263 euro), Sassari (+7,1%, +1.278 euro), al sesto posto Bari (+7,5%, +1.301 euro), poi Ancona (+6,6%, +1.312 euro), Cagliari (+7%, +1.315 euro) e Caserta (+6,8%, 1.323 euro). Chiude la top ten delle migliori Trapani, +7%, pari a 1.335 euro.
In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +9,3%, la più alta d’Italia, la Liguria che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1.919 euro su base annua e che. Segue la Lombardia, dove la crescita dei prezzi del 7,2% implica un’impennata del costo della vita pari a 1.871 euro, terza l’Umbria, +8,2% e un rincaro annuo di 1.852 euro. La regione più risparmiosa è ancora una volta la Basilicata, +5%, pari a 968 euro di aumento annuo, seguita dalla Puglia (+7,9%, +1.279 euro). Medaglia di Bronzo per il Molise (+7%, +1.282 euro).