“L’ennesimo evento climatico avverso” colpisce il settore della pera di San Prospero, nel modenese. “Alcune aziende– segnala il consigliere provinciale Fi Antonio Platis, capogruppo- mi hanno rappresentato una situazione gravissima, con danni anche alle strutture produttive”. Il tutto si aggiunge alle gelate di aprile, alle piogge di maggio e agli allagamenti di diversi terreni agricoli nel Sorbara. Il 10 luglio, “grazie alla richiesta avanzata dalla nostra consigliera regionale Valentina Castaldini, sarà convocato in commissione” provinciale “l’assessore regionale Alessio Mammi “per capire le azioni messe in campo fino ad ora e quelle da implementare con urgenza”.
Intanto però è già evidente, continua Platis, “che la situazione è drammatica e senza precedenti. Con il sommarsi delle calamità si rischia di far saltare tutto il comparto. Chiediamo che la Regione riconosca l’eccezionalità anche di quest’ultimo evento, così da cercare di dare ristoro ad un settore martoriato. Ci sono aziende della bassa modenese che saranno costrette a licenziare decine di persone perché il raccolto è praticamente nullo. La crisi coinvolgerà anche l’industria conserviera di trasformazione che abitualmente garantiva svariati posti di lavoro stagionali”.
Da una prima stima, si valuta una produzione di Pere rispetto allo scorso anno del -90%: “Sulle drupacee (susine e ciliegie) siamo intorno all’80% in meno e anche i vigneti non godono di buona salute”. I mercati del vino sono saturi e alcune cantine hanno dovuto ritardare il saldo 2022. “È necessario far comprendere, proprio ora che l’Europa ha annunciato l’integrazione dei fondi, come i benefici della legge 29.marzo 2004 n. 102 (finanziamenti ad hoc al settore agricolo) debbano essere estesi non solo alla Romagna ma anche alle realtà modenesi colpite e danneggiate.”